5 Luglio 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Lucia Barolo

La dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa, svolge valutazione e riabilitazione neuropsicologica per i disturbi cognitivi, sostegno per disagi del bambino e dell’adolescente; attività di parent training; attività di consulenza tecnica di parte legate a separazioni e divorzi, affidi e valutazioni delle capacità genitoriali; interventi di supporto e sostegno alla genitorialità; attività di sostegno psicologico alle coppie con bambini con difficoltà cognitiva e fisica. Riceve su appuntamento presso il suo Studio di Torino e presso lo Studio Emovere, viale Angeli 26/bis – Cuneo cell. 339-3163133 - [email protected]

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Rifiuto selettivo per la scuola

Gent.mo Dottoressa, mio figlio ha 6 anni, ha iniziato la prima elementare lo scorso Settembre, ma sembra proprio che non ne voglia sapere nulla di leggere e scrivere: concentrazione poca, soprattutto durante le lezioni di italiano non copia nulla dalla lavagna non legge, sta li bravo, ma non lavora. Perché’? Quando invece il quaderno di matematica è quasi impeccabile? Paura di sbagliare davanti alla classe? Incompatibilità con l’insegnante e il suo metodo o non so chiedo Help!

Non perché’ sono la madre, ma ci tengo a precisare che mio figlio non è “stupido” o da “obiettivi minimi”, tuttavia al momento ci troviamo davanti a questo problema che mi impegnerò’ a risolvere fino in fondo.

Sono una prof d’inglese e cinese, l’insegnante di italiano è anche molto disponibile ma io credo che non sappia proprio come fare con mio figlio, quale strategie e metodi alternativi applicare… Grazie in anticipo Lucia

Buongiorno Signora Lucia

Sembrerebbe che suo figlio abbia un rifiuto selettivo per la scuola. Questo implica che il bambino in una determinata attività non voglia parteciparvi. Le cause possono essere differenti: mancanza di interesse (nel caso in cui il bambino abbia imparato a leggere e scrivere alla scuola dell’infanzia); può essere avvenuto qualche episodio particolare per cui il bambino ora abbia timore/vergogna/difficoltà nell’ora di italiano; un disturbo specifico della lettura (in questi bambini il QI intellettivo è nella norma se non superiore, ma vi è un disturbo specifico); difficoltà specifica per la materia;  in ultimo, come da lei ipotizzato, incompatibilità con il metodo didattico dell’insegnante.

Occorrere indagare, parlando con suo figlio, di quali sono le sue sensazioni a scuola: magari chiedendogli qual è la cosa più bella accaduta durante la mattinata e, per contro, qual è quella più brutta; dalla risposta che emergere andare ad indagare domandandogli ulteriori spiegazioni e approfondimenti sulle sue sensazioni e vissuti riguardi a tali situazioni.

Se poi volesse togliersi ulteriori dubbi, può sottoporre suo figlio ad alcuni brevi test sulla valutazione dei prerequisiti scolastici per andare ad individuare eventuali difficoltà di apprendimento!

Saluti

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