7 Ottobre 2018 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Affamato come un lupo

Autore
Silvia Borando
Illustratore
Silvia Borando
Casa Editrice
Minibombo
Anno prima edizione
2018
Pagine
47
ISBN
978-8898177387

Si dice che nel bosco ci sia un lupo affamato. Sarà il caso di crederci? Una storia coloratissima che, pagina dopo pagina, conquista e regala un sorriso a grandi e piccini.

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C’è un lupo affamato nel bosco

Nel bosco gira una voce preoccupante. Si dice che sia arrivato un lupo, anzi peggio: un lupo affamato! Una lepre scappa e mentre corre a perdifiato tra gli alberi, ecco che incontra una lumaca. La lepre l’avverte che c’è un lupo affamato e le dice di scappare, ma la lumaca… non si sbriga. D’altronde, è una lumaca! La lepre cerca di incalzarla, ma niente da fare, va lenta come una lumaca.

A questo punto la lepre decide di aiutarla, si carica la lumaca in spalla e riprende la fuga insieme a lei.

Corri e corri con la lumaca sulle spalle, la lepre incontra un ghiro. Il ghiro, naturalmente, è addormentato. La lepre avvisa il ghiro che c’è un lupo e lo incita a scappare, ma niente da fare, il ghiro… non si sveglia!

“Allora ghiro, vuoi scappare sì o no? Ti dico che nel bosco c’è un lupo affamato!” urla la lepre. “Ma il ghiro proprio non si sveglia: dorme come un ghiro”.

La lepre decide di aiutarlo, così prende il ghiro per la coda e riprende la sua fuga.

Testardo come un mulo

Scappa e scappa, con la lumaca sulle spalle e tenendo il ghiro per la coda, la nostra lepre incontra un mulo. Subito lo avvisa che c’è un lupo affamato e gli dice di scappare, ma il mulo risponde che non c’è nessun lupo.

La lepre insiste, lo invita a fuggire, ma il mulo niente, continua a ripetere: “Non c’è nessun lupo”. La lepre fa un ultimo tentativo urlando che c’è davvero un lupo affamato, ma non riesce proprio a convincerlo, è molto ostinato! Così non le resta che riprendere la sua fuga lasciando il mulo dov’è, dato che è troppo pesante per trasportarlo.

Una talpa che non ci vede molto bene

Mentre sta scappando con la lumaca sulle spalle e tenendo il ghiro per la coda, la lepre incontra una talpa. La avvisa subito che c’è un lupo nel bosco, ma lei lo sapeva già. “Lo so” risponde infatti la talpa, “ma io ho visto dov’è andato e posso portarvi tutti al sicuro!”.

Ed ecco che l’avventura si sposta dal bosco ai cuniculi sotterranei scavati dalla talpa. La simpatica compagnia corre da una parte all’altra, con la guida della talpa con gli occhiali.

Corri di qua, corri di là, a un certo punto la talpa avvisa gli altri che possono uscire. “Uscite pure amici. Qui non vedo nessun lupo affamato…”. Ma ahimè, la talpa ci vede proprio poco, dato che il lupo con il suo grande muso è proprio lì.

Ed ecco il lupo!

Arriviamo così al gran finale con un lupo dai denti aguzzi che fa proprio paura e i piccoli protagonisti spaventati che non possono più scappare. Ma per fortuna il lupo è sazio! Ha già mangiato… un mulo!

Si chiude così questa storia che con frasi brevi e disegni coloratissimi tiene il piccolo lettore con il fiato sospeso per tutta la durata del racconto.

Una storia divertente e colorata

Questo libro mi ha colpito per la grafica semplice, immediata, a misura di bimbo. La storia è divertente. La protagonista, la lepre rosa, è simpatica e di buon cuore: mentre scappa si preoccupa di avvisare del pericolo tutti gli animali che incontra e quando non le danno retta, non esita ad aiutarli a portarli con sé. L’unico che proprio non può aiutare è il mulo, troppo grande da trasportare! Ma non è solo la lepre che conquista: nella loro immobilità tutti i protagonisti sono deliziosi: la lumaca che non si sbriga, il ghiro che non si sveglia, la talpa che non ci vede…

Un finale forse un po’ “forte”

Unica avvertenza, conviene “calibrare” il finale in base alla sensibilità del proprio bambino. Al mio bimbo il fatto che il mulo sia stato mangiato non è proprio piaciuto. Dato che il resto della storia invece lo aveva conquistato, abbiamo deciso (in occasione delle successive riletture) di chiudere la lettura alla penultima pagina, con il lupo che non mangia i piccoli protagonisti perché è già sazio.

Una bella lettura anche per i bambini più grandi e simpatica anche per i genitori.

Giorgia Cozza


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