Che cosa state facendo? Musica!
La storia inizia con un gufetto impegnato a “suonare”, con due mestoli di legno e una pentola rovesciata. Il fondo della padella è un tamburo perfetto. Arriva un amico che si entusiasma vedendo il gufetto suonare. “Aspettami, torno subito!” E corre a prendere qualcosa per suonare anche lui. Torna con due coperchi di metallo e… Deng Deng Deng!
Arriva un altro uccellino che chiede cosa stanno facendo. “Musica” rispondono insieme i due amici. “Aspettate, torno subito” dice l’uccellino. E torna con un mestolo di metallo e una scodella. “Bim Bum Bim”.
Il concerto procede con grande soddisfazione di tutti, e ben presto arrivano altri amici chiedendo cosa succede. “Che cosa state facendo?” La risposta è sempre quella: musica! I due nuovi amici si uniscono al gruppo munito di posate, mestoli, forchettoni, scolapasta. La musica è sempre più ricca e diversa e divertente.
E dopo il concerto, la merenda e poi…
A un certo punto arriva mamma gufo. La domanda è sempre la stessa: “Ma cosa state facendo?” “Musica” rispondono in coro tutti gli amici. Ma la mamma porta via tutti gli utensili della cucina e promette di tornare subito. Gli amici sono un po’ tristi, ma che sorpresa quando mamma gufo torna con una bella torta!
E dopo la merenda, ai cinque cuccioli viene un’altra idea. Decidono di dipingere. “Sì, ma con cosa?”
Non vi anticipiamo il finale, che regalerà una bella risata ai più piccoli e un sorriso a mamma e papà.
Da leggere ad alta voce con i piccoli
Il testo di questo libro è semplice, ci sono alcune brevi frasi che si ripetono di scena in scena e i suoni prodotti dai cinque cuccioli.
Il libro è perfetto per una lettura ad alta voce con i suoi “tam tam bum deng bim zong clang”, ideale anche per i lettori più piccini, dai 18 mesi circa, che apprezzeranno il concerto di onomatopee.
A renderlo adatto anche per i più piccoli sono anche le pagine di cartone spesso e resistente con gli angoli smussati.
Le illustrazioni sono simpatiche e molto immediate, pulite.
Le parole onomatopeiche scritte in stampatello colorato risultano facilmente riconoscibili dai lettori alle prime armi.
Cosa serve per giocare?
La storia, nella sua semplicità, è divertente e piace ai piccoli, e allo stesso tempo ci ricorda una grande verità: per giocare non servono mille giocattoli elaborati/didattici/tecnologici. Semplici oggetti di uso domestico, quotidiano, sono perfetti per giocare e, come in questo libro, per divertirsi da soli o in compagnia, facendo musica.
L’ingrediente vincente, come sempre, quando si tratta di bambini è la fantasia.