Gentile signora,
la sua bambina sta attraversando una fase specifica dello sviluppo che si chiama in gergo “paura dell’estraneo”. Mentre nei primi mesi di vita, mamma e bambino sono infatti molto legati tra loro, tanto da essere quasi indivisibili, è intorno agli 8-10 mesi, periodo che segue l’inizio dello svezzamento, che inizia a crearsi una maggiore autonomia e lo sviluppo cognitivo permette operazioni più complesse. In questo periodo, il bambino si apre al contesto, capace di porre attenzione a molti dettagli, provando a coordinarsi meglio e distinguendo tra sensazioni differenti, istintivamente la fiducia regola le interazioni con gli altri. Una reazione di pianto è allora inevitabile e testimonia non solo del valore del legame con la propria mamma ma anche della crescita in atto.
La sua bambina sta facendo prove di autonomia, ed è normale che possa esserne spaventata. Spesso, per consolarsi, i bambini utilizzano un “oggetto transizionale”, la copertina di Linus per intenderci, che è un elemento concreto dei momenti condivisi con il genitore, un ricordo per sopportare l’assenza momentanea. È solo con il tempo, che la sua bambina potrà capire che si tratta appunto di un’assenza momentanea e non di una scomparsa definitiva e catastrofica, è con i vari tentativi che potrà imparare che porta mamma dentro di sé, mentre lei non c’è, e che mamma ha scelto per il suo meglio anche affidandola ad una babysitter, perché vuole vederla crescere libera e forte, anche di fronte a situazioni che possono inizialmente fare male, come il distacco a cui costringe il rientro al lavoro.
Lo stress di cui parla è insomma inevitabile ma abbia la fiducia che si ridurrà sempre di più e che la sua babysitter è la miglior scelta che possa fare. Non forzi la sua bambina, si mostri positiva e saluti sempre prima di andar via, ma vada via anche se è difficile e la bambina piange. Ha scelto una persona che possa consolarla, la sua piccola non è né sola né abbandonata, al contrario è una bambina fortunata perché la sua mamma la pensa molto.
Coraggio.