28 Febbraio 2019 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Sono un insegnate con una figlia che va male a scuola

Salve,
mia figlia frequenta il primo anno alla primaria, dopo soli 4 giorni dall’inizio della scuola è nato il mio secondogenito (stra-voluto dalla sorella).
Sono iniziati i problemi: a scuola non partecipa, non esegue i lavori, non ascolta le maestre, chiacchiera, sta sotto il banco…
Insomma una tragedia che le maestre non mancano di ribadire appena ne hanno la possibilità.
A casa svolge i compiti insieme a me ed è brava: sa leggere e scrivere, sa fare le addizioni e le sottrazioni (anche se è un po’ presuntuosa perché crede di sapere tutto lei e questo la porta a sbagliare nonostante le faccia notare l’errore. Quando si rende conto dello sbaglio fa scenate esagerate).
Io sono un’insegnante ma (oltre ad una fisiologica gelosia verso il fratello che comunque adora) credo di averla “caricata” troppo.
Per me la scuola è più che importante, è fondamentale, il suo “impegno” come il mio è il lavoro.
Le ho provate tutte: dedicarle del tempo quotidianamente solo io e lei, solo lei e il padre; l’ho punita, lodata..
Adesso sto ignorando l’argomento scuola… ma non so se è la direzione giusta.
Sono esausta, sono conscia ci sia un disagio ma non so davvero come aiutarla.
Grazie

Gentile signora nel suo scritto ci sono moltissimi riferimenti e spunti … provo a prendere uno alla volta:

– Il primo credo riguardi la gelosia, la sua bambina è piccola e sta affrontando il difficile mondo della gelosia che è un sentimento forte, spesso presente nelle relazioni di amicizia e di amore. E’ determinata dal timore di perdere la persona cara che in questo caso è proprio lei, la mamma che improvvisamente si occupa anche di qualcun altro.

– Il suo ruolo: mamma o maestra? Bisognerebbe non sovrapporre i propri ruoli, faccia la maestra a scuola e la mamma a casa. Sarà compito delle sue colleghe occuparsi di sua figlia dal punto di vista scolastico. Mi rendo conto che non sia cosa facile, ma penso sia davvero necessario mettere una netta separazione tra le due cose

– L’arrivo del secondo figlio porta un cambiamento molto forte nella triade che già aveva faticato a stabilizzarsi, è tutto nelle norma. Il secondo figlio non fa raddoppiare le fatiche, ma molto di più. L’ansia e/o lo stress possono prendere un po’ piede e fare sentire tutto in modo amplificato, tanto da farle definire “una tragedia” l’andamento scolastico di sua figlia in prima elementare.

Credo sinceramente che a volte sia sufficiente ridimensionare i problemi e dare loro il giusto peso e credo che ci siano dei momenti della vita in cui può essere importante farsi dare una mano. Che ne dice?

Spero di esserle stata utile
Cordialità
dott.ssa Flavia Cavalero

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