Ma Endrigo ha dedicato una parte consistente del suo lavoro agli italiani più piccoli. Proprio quelle canzoni dedicate ai bambini e al loro mondo fantastico sono rimaste vive nell’immaginario di diverse generazioni e grazie alla memoria di maestri ed educatori musicali ancora oggi “La casa”, “Ci vuole un fiore”, “Il pappagallo” o “Napoleone” e diverse altre son cantate da molti bambini.
Endrigo scrive “io sono nato in un dolce paese dove chi sbaglia non paga le spese, dove chi grida più forte ha ragione, tanto c’è il sole e c’è il mare blu”, una delicata e cortese visione della geografia in cui cresciamo. Un allargamento del viaggio oltre il perimetro del nostro “stivale”, ci permette di incontrare e conoscere altre geografie, ma soprattutto culture diverse e differenti abitudini alimentari. Ecco allora che tra granoturco, riso, quinoa e cous cous sfilano le tavole del mondo, mentre mucche, papere, pulci, api, anatre, galli e pappagalli, si precipitano tutti sull’Arca di Noé pronta sempre a partire verso il Brasile o l’Oriente o l’America, per un grande girotondo intorno al mondo.
Canzoni e cibo in una scanzonata sarabanda al servizio della crescita degli spettatori più piccini e in allegria con le loro famiglie.
Dove si svolge:www.torinobimbi.it/indirizzi-utili/teatro-agnelli.html