È questo il viaggio che i due protagonisti affronteranno, un viaggio verso se stessi e la loro interiorità, e infine verso l’altro. Una traversata verso il loro io più autentico, nascosto e dimenticato sotto la roccia, erosa e modellata dalla risacca che ne ha forgiato la pietra. La bestia riscopre così un diamante nascosto e prezioso che nella fiaba è rappresentato da una rosa: simbolo della fragilità dei sentimenti. La bestia vive l’incantesimo in cui è caduta come un’espiazione – un percorso di crescita – che le permette di cambiare la propria visione del mondo e l’atteggiamento nei confronti degli altri così da essere per la prima volta in grado di amare. Mentre Bella, intenerita dall’animo del mostro, riesce ad andare oltre le apparenze e una volta innamoratasi dell’animo nobile dell’animale ne ama anche l’aspetto. Si tratta di una favola intrisa di coraggio, per il destino cui Bella accetta di andare incontro senza titubanze, a passo deciso. Una parabola in cui le certezze sono continuamente capovolte per riscoprire gli aspetti imprevisti che la vita ci offre.
da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont
adattamento Giulia Ottaviano e Alba Maria Porto
con (in ordine alfabetico) Federica Dordei, Andrea Fazzari, Marco Imparato, Camilla Sandri, Valentina Spaletta Tavella
regia Alba Maria Porto
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Spettacolo per le scuole e per le famiglie dai 5 anni
Dove si svolge: