Privacy, affidamento e social: 3 risposte legali per genitori in equilibrio
In questa edizione inviata agli iscritti il 6 maggio 2025: parliamo di controllo del cellularenei figli adolescenti, rifiuto di vedere il padre da parte dei minori e pubblicazione di foto dei figli dopo la separazione.
Anche questo mese, l’avv. Maria Elena Ferrara risponde a tre casi concreti segnalati da genitori. Le domande arrivano dallo studio legale e dalla rubrica L’Esperto Risponde di Torinobimbi.
Gli shottini offrono risposte essenziali e pratiche, pensate per affrontare con più consapevolezza le sfide della genitorialità, anche quando si muove in territori delicati come quelli dei diritti digitali e della co-genitorialità.
Posso controllare il cellulare di mio figlio?
Domanda: “Mio figlio dice che non posso controllargli il cellulare perché ha diritto alla privacy. È vero? Lui ha da poco compiuto quattordici anni.”
Risposta:
Il genitore ha un dovere legale di vigilanza sul figlio minorenne.
Il diritto alla privacy non è assoluto e può essere limitato quando è necessario garantire la sua sicurezza.
Controllare il cellulare è quindi giuridicamente legittimo, purché l’intervento resti nei limiti della tutela educativa e preventiva.
Cosa fare nel pratico:
Puoi utilizzare app di parental control, ma evita strumenti troppo invasivi (come app spia o registrazioni da remoto), che possono violare la privacy del minore e anche di terzi.
Preferisci app con privacy policy trasparente, che non accedano a microfono o telecamera.
Mia figlia non vuole andare dal padre: rischio qualcosa?
Domanda: “Ho una bambina di quasi 10 anni, sono separata, la bambina rifiuta in modo categorico di andare dal padre. Soprattutto non vuole restare a dormire da lui. Ogni volta è una crisi di pianto e si chiude in camera. Io non la costringo, ma rischio qualcosa?”
Risposta: Un rifiuto forte e continuato da parte di un figlio è una situazione delicata che può avere ripercussioni legali.
Anche se sei in buona fede, il genitore affidatario ha l’obbligo di favorire il rapporto con l’altro genitore.
Se ciò non accade e l’altro genitore si rivolge al giudice, potresti essere considerata inadempiente o accusata di ostacolare la relazione padre-figlia.
Cosa conviene fare: Comunica per iscritto (email, messaggi) ogni tentativo fatto per favorire il rapporto.
Proponi l’intervento di psicologi o educatori per indagare le cause del rifiuto.
In questo modo dimostri la tua disponibilità al dialogo e tuteli tua figlia.
Posso pubblicare foto dei miei figli se ho l’affidamento esclusivo?
Domanda: “Sono divorziata e ho l’affidamento esclusivo dei miei due figli ancora minorenni. Il padre si oppone alla pubblicazione di loro foto sui miei social. Posso farlo lo stesso?”
Risposta: Anche in caso di affidamento esclusivo, non puoi decidere da sola sulla pubblicazione delle immagini dei figli.
La condivisione delle foto è considerata una scelta importante che richiede il consenso di entrambi i genitori.
Cosa è meglio fare: Se il padre è contrario, evita di pubblicare foto riconoscibili.
Se desideri condividere momenti, usa immagini non identificabili e imposta la privacy del profilo in modo molto restrittivo.
In caso contrario, potresti ricevere una diffida o essere citata davanti al giudice.
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Contenuto aggiornato al 16 giugno 2025