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Uto e Leo sono grandi amici
“Due scatole di cartone, abbastanza grandi per starci dentro, abbastanza grandi per nascondersi. Uto e Leo le portano ogni giorno su, sulla collina”. Inizia così la storia di due bambini che sono grandi, grandissimi amici. Con i loro scatoloni di cartone, sulla cima della collina, Uto e Leo vivono avventure sempre nuove: sono re, soldati di ventura, pirati. Giocano, corrono, saltano, chiacchierano, ridono e a volte stanno semplicemente in silenzio, osservando la natura che li circonda. “A Uto piace questo ritmo a due” sottolinea il testo.
Un giorno arriva Samu
È un lunedì e c’è un tempo da lupi, il giorno in cui sulla collina arriva un altro bambino. Si chiama Samu, porta con sé uno scatolone e vorrebbe unirsi a loro. “Ha osservato Uto e Leo ogni giorno e finalmente ha trovato una scatola abbastanza grande e il coraggio di chiedere se può giocare”. Leo accetta con un sorriso e i tre bambini si sistemano nelle scatole a guardare le nuvole. Leo e Samu stanno vicini. Uto no, lui resta un po’ in disparte.
Ora si gioca in tre
Le avventure continuano sulla collina. I tre bambini giocano, ma… “Uto si sente strano”. Una sera, quando torna a casa, distrugge la sua scatola e decide che non tornerà più sulla collina. Leo e Samu passano a chiamarlo, ma lui li evita. Preferisce restare a casa a disegnare. “Di solito disegna due scatole, una accanto all’altra”. A Uto mancano Leo e i loro giochi sulla collina.
Una scatola speciale
Un giorno Leo e Samu bussano alla porta con una scatola molto speciale. È una scatola di cartone, ma decisamente grande e con tante cose attaccate: aquiloni, barattoli e… ruote! “Un incredibile Mostro Creatura Scatola Cosa!” Una scatola perfetta per trasformarsi in tanti giochi incredibili, e infatti diventa un jet transformer e un razzo supersonico. Così giocano di nuovo insieme, Uto, Leo e Samu.
La storia si conclude con un nuovo ritmo a tre, che piace anche a Uto.
Emozioni complesse in una storia semplice
Sulla collina è un libro intenso, davvero ricco. La storia è semplice, ma dentro c’è tutto un mondo. Un mondo bambino che fa capolino tra le pagine, senza filtri e senza veli. Vi troviamo la forza del gioco e della fantasia, l’importanza dell’amicizia, la difficoltà del cambiamento, la gelosia, la solitudine, l’accoglienza, la capacità di adattamento.
Un libro che offre tanti spunti
Credo che molti bambini leggendo questa storia potranno ritrovarsi nei panni di Leo o di Samu o di Uto. Perché le dinamiche narrate sono quelle di tutti i giorni, alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, al parco cittadino. L’amicizia è qualcosa di bello, ma anche di complesso. Ci sono i rapporti che hanno il sapore dell’esclusività, quei cerchi a due che non è facile allargare. C’è chi si sente escluso, chi cerca il coraggio di farsi avanti, chi fa un passo indietro e finisce in disparte come Uto. E ogni situazione porta con sé tante emozioni, forti, impegnative da rielaborare e gestire.
Vincitore del Premio Andersen nel 2016
Nel 2016 questo albo illustrato ha conquistato il Premio Andersen come miglior libro per la fascia 0/6 anni. La storia è stata scelta, si legge nel sito andersen.it: “Per la semplicità di un racconto capace però di mettere al centro grandi temi della crescita di un bambino: dall’amicizia al valore del gioco, dalla gelosia alla condivisione. Per una delicata rappresentazione della natura. Per la bellezza e la vivacità dei disegni di Davies”.
Un libro che insegna senza
Sulla collina tocca temi importanti: a me ha colpito come lo fa, senza giudizio alcuno, con delicatezza, con naturalezza. L’autrice ci mostra vari comportamenti, in modo del tutto neutro. È la storia stessa che, con il suo lieto fine, offre una possibile indicazione al piccolo lettore, ma senza farlo sentire inadeguato, senza confronti, senza rimprovero.
Una storia interessante dai 3 anni in su
Una bella lettura per bambini dai 3 anni circa, interessante anche per bambini più grandi che frequentano la primaria e potrebbero ritrovarsi nelle dinamiche narrate.
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Giorgia Cozza