Una scatola con gli occhi, che mistero!
“Cosa ci facesse quella scatola chiusa, in mezzo al bosco, era un mistero. Una mattina gli animali si erano svegliati e… sorpresa”. Inizia così la storia di una scatola misteriosa, una scatola senza scritte, con solo due fori che consentono al suo ospite di guardare fuori. L’orso, la lepre, lo scoiattolo, la volpe e il gufo sono curiosi. Come sarà arrivata nel bosco quella scatola con gli occhi? Chi l’avra portata? E dentro chi ci sarà?
Gli animali si avvicinano. “Benvenuto!” urlano per farsi sentire. “Forza vieni fuori!”.
La scatola ha detto NO!
Ma chiunque sia nascosto nella scatola, non vuole uscire. “NOOOO!” Ecco il grido che arriva in risposta alle parole degli animali. È un no deciso. Tutti fanno un passo indietro. E si chiedono perché il nuovo arrivato non voglia uscire. Orso ipotizza che si senta “brutto, diverso o fuori posto”. Scoiattolo immagina che abbia avuto un giorno storto, uno di quei giorni in cui “ci si sente tristi e si vede tutto nero”. Volpe pensa che possa essergli successo qualcosa di brutto e che abbia paura.
Uno spettacolo divertente e una bella festa
Dato che forse chi è dentro la scatola non vuole uscire perché è spaventato, gli animali decidono di organizzare uno spettacolo divertente per rassicurarlo e farlo sentire a proprio agio. Raccontano barzellette e fanno capriole. Ma… la scatola non si apre.
Gli animali non perdono la speranza e decidono di riprovarci il giorno dopo.
La mattina seguente stabiliscono di fare una bella festa con biscotti, torte e bandierine. Ma neanche questa volta la scatola decide di aprirsi.
Tanti piccoli gesti gentili
Il giorno dopo ogni animale compie un gesto gentile: Orso abbraccia la scatola, Volpe le fa una carezza con la sua lunga coda, Scoiattolo fa passare qualche nocciolina nelle due fessure che servono per guardare fuori, Lepre porta delle margherite e Gufo un filo d’erba spezzato accanto a uno intero.
Poi all’improvviso scoppia un temporale. “Presto! Il nostro amico ha bisogno di un riparo. Altrimenti si bagnerà!”.
E… una volta arrivati nella tana arriviamo anche al nostro lieto fine, non vi rovino la sorpresa, ma ora gli animali hanno un amico in più.
Empatia, gentilezza, rispetto
C’è tanta empatia in queste pagine. Ci sono modi gentili e la capacità di aspettare, di osservare le reazioni dell’altro per capire come relazionarsi con lui.
Una storia che è un piccolo saggio sulla delicatezza e sull’accoglienza dei bisogni delle altre persone. Gli animali del bosco cercano di comprendere le motivazioni dell’ospite della scatola, si chiedono perché non voglia uscire, fanno delle ipotesi. A nessuno viene in mente di criticare o di intervenire e aprire il coperchio. Cercano insieme dei modi per far sentire il nuovo arrivato a proprio agio affinché sia lui ad aprirsi, a uscire. E quando ancora non lo hanno conosciuto, sono pronti a parlare di lui come di un “amico”.
Tanti spunti di riflessione
Questo libro trasmette messaggi importanti e lo fa “bene”, perché è la storia stessa che insegna attraverso le azioni e le scelte dei protagonisti: il lettore – piccolo e grande – non ha l’impressione che gli venga fatta la morale, ma incuriosito dalla vicenda (chi si nasconde nella scatola?) tra le pagine trova tanti spunti di riflessione. Spunti utili anche per il genitore per confrontarsi con il proprio bambino e scoprire cosa ha colto nella lettura e cosa pensa del comportamento degli animali e anche del comportamento di chi è nascosto nella scatola (perchè non vuole aprire? Cosa prova? Ha paura?).
Parola d’ordine: delicatezza
Di questo libro mi ha colpito la delicatezza. La delicatezza degli animali, curiosi di scoprire chi si nasconde nella scatola ma rispettosi delle sue scelte e dei suoi tempi, e la delicatezza delle illustrazioni. I colori pastello e il tratto lieve di Paolo Proietti interpretano perfettamente il testo e regalano ulteriore poesia alla storia.
Da leggere con bimbi dai 2 anni e mezzo circa, ma molto adatto anche a bambini che frequentano la scuola primaria e che ogni giorno interagiscono con amici e compagni.
Giorgia Cozza
