1 Agosto 2016 ARTICOLI

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Scusate, ma la mamma sono io!

Autore
Giorgia Cozza
Casa Editrice
Casa Editrice Ultra
Collana
Ultra Life
Anno prima edizione
2016
Pagine
160
ISBN
9788867764464
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Ma sei sicura di avere latte? Se lo tieni sempre in braccio poi si vizia. Lo fai dormire nel lettone, ma sei matta? Di fronte a una neomamma, tutti ma proprio tutti, si sentono in dovere (e in diritto!) di dire la loro. Ebbene, è ora di finirla! Questo manuale si propone come un valido strumento per mettere a tacere consigli non richiesti e critiche, e indirizzare le energie di parenti e amici verso attività più utili… come il sostegno pratico e l’incoraggiamento!

Io sono la Mamma. Sì, con la maiuscola

Primo comandamento della maternità: “Io sono la madre”. Inizia così il primo capitolo di questo manuale di autodifesa per future e neomamme, che oltre a suggerire numerose strategie per arginare i criticoni, si concentra sulle competenze materne. Risorse innate, di cui ogni madre, secondo l’autrice, la giornalista Giorgia Cozza, sarebbe dotata. “Ad oggi spesso sottovalutiamo la grandezza della figura materna” si legge nel libro. “Ma pensate che potenza la madre, corpo e mente: fa crescere nel suo grembo un nuovo essere umano, lo dà alla luce, lo accudisce e lo nutre. Nel suo abbraccio il bambino si sente bene, si sente al sicuro, protetto e felice. E la madre lo accompagna giorno dopo giorno (e notte dopo notte), aiutandolo a crescere. Certo, c’è anche il papà, ci mancherebbe. E un buon papà che si prende cura della compagna, la sostiene e la fa sentire amata, è prezioso come l’oro. Ma la mamma… è la mamma. È una vera forza della natura”. Ecco, l’autrice è convinta che il primo passo da fare, da parte della donna stessa sia proprio quello di recuperare consapevolezza, di sentire la potenza di un corpo che dà la vita e nutre un altro corpo, di una mente e di un cuore che sanno accogliere e donarsi al cento per cento.

La vera esperta del tuo bambino sei tu

Il passo successivo, che il manuale invita a compiere, è quello di riconoscere che quando si parla di un bambino piccolo, la vera esperta di quel bimbo, è la sua mamma. “Nessuno conosce il tuo bambino come te, che lo hai portato nel tuo grembo per nove mesi, che hai imparato a comunicare con lui sin dai primi mesi della sua vita prenatale, che da quando è nato sei stata con lui giorno e notte, praticamente 24 ore su 24” si legge nel libro. “Quindi tu SAI. Sai di cosa ha bisogno il tuo bambino, cosa lo fa calmare quando è inquieto, cosa lo tranquillizza, cosa gli piace e cosa no.

Tu. Non la zia che ha avuto tredici figli (sicuramente è una madre con grande esperienza, ma non può essere esperta di tuo figlio), non la suocera, non l’educatrice del nido, non il pediatra. No, hai capito bene, neppure il pediatra. Quando si tratta di coccolare, accudire, confortare e far dormire il tuo bambino, l’esperta resti tu. Se capita che il piccolo non stia bene, se ci sono dubbi sulla sua salute, allora ok, l’esperto è il pediatra. Se il bimbo ha l’otite o la bronchite o l’influenza, il medico è la figura di riferimento, e i genitori seguiranno con attenzione le sue indicazioni per far guarire presto e bene il piccolo. Ma al di fuori della patologia, se parliamo di normale accudimento quotidiano del bebè, la palla torna a te, che con il tuo bimbo ci vivi e lo conosci come nessun altro”.

Informazioni scientifiche e risate

Il libro affronta gli argomenti che più interessano ai futuri e neogenitori, partendo dalla gravidanza e dal parto, per poi soffermarsi sull’accoglienza del neonato e sui bisogni di un bimbo piccino. Bisogni che vengono descritti con rigore scientifico, sottolineando l’esigenza di contatto, di vicinanza, di rassicurazione che accomuna tutti i bambini di giorno e di notte (sì, c’è un bel capitolo dedicato al sonno, tema di grande attualità per i genitori!), e smontando ad uno ad uno i tanti luoghi comuni (se lo coccoli lo vizi, se corri quando piange non diventa indipendente, ecc. ecc.) di cui la scienza ha da tempo dimostrato l’infondatezza ma che ancora fanno parte della nostra cultura.

E a proposito di luoghi comuni, c’è una parte dedicata all’allattamento che passa in rassegna le più comuni sciocchezze che riguardano il latte di mamma, con relativa smentita. E questo senza dimenticare le mamme che non hanno allattato, perché anche loro devono spesso fronteggiare la loro dose di commenti indesiderati.

Il tutto con un piglio sorridente, con un’ironia di fondo che riesce a strappare un sorriso anche alla neomamma più stanca.

Corso accelerato di autodifesa verbale

La seconda parte del libro è dedicata alle tecniche di autodifesa, per prevenire e/o mettere a tacere consigli non richiesti, pareri, critiche. Una ricca serie di suggerimenti, idee simpatiche, risposte a tono: strategie diverse, a seconda dell’interlocutore (la nonna, l’amica del cuore, il collega, lo sconosciuto incontrato per strada richiedono risposte differenti) e della situazione.

L’autrice si rivolge alle mamme, ma non trascura i neopapà, per cui sono previste delle risposte ad hoc.

Dedicato a parenti e amici

Il libro si chiude con “le frasi da non dire mai a una futura e neomamma”. Una carrellata di osservazioni e consigli che possono ferire la sensibilità della donna, crearle dei dubbi o, semplicemente, rovinarle il pomeriggio. Quest’ultima parte parla direttamente a parenti e amici, ricordando a quanti circondano la neomamma che c’è bisogno di loro, sì. Ma non dei loro pareri personali o dei loro consigli (laddove non richiesti). “C’è bisogno del loro aiuto pratico e del loro incoraggiamento, per ricordare sempre alla neomamma che lei è una mamma veramente in gamba” sostiene Giorgia Cozza. “La miglior mamma possibile per il bimbo che è nato!”

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