C’era una volta lupo cattivo. Oppure no?
“Lupo cattivo si chiamava proprio così: LUPO CATTIVO. Perciò tutti credevano che fosse cattivo per davvero”. Inizia così la bella storia, con le atmosfere della fiaba, raccontata da Maria Loretta Giraldo e illustrata da Nicoletta Bertelle. Un racconto che parla al cuore di piccoli e grandi, che ha per protagonisti i tradizionali “cattivi” delle fiabe, che però – e qui viene il bello – cattivi non sono. Proprio per niente! Ma cominciamo dall’inizio. Lupo Cattivo, grande e nero, abitava in una tana solitaria in mezzo al bosco. Sul campanello di casa sua c’era una grande scritta: “Lupo Cattivo”. E nessuno aveva suonato quel campanello, mai.
Poi arrivò una biscia che non era velenosa…
Finchè un giorno… DRIN! Potete immaginare la sorpresa di Lupo Cattivo quando sentì che c’era qualcuno alla porta. Alla sua porta! L’inatteso visitatore era Biscia Velenosa. “Sei tu Lupo Cattivo?” aveva chiesto la biscia. “Beh… sì” aveva risposto il lupo. “E sei veramente cattivo?”. “Beh… no”. E infatti era proprio così. Lupo Cattivo non era cattivo. E – sorpresa! – Biscia Velenosa, non era velenosa. Ma nessuno voleva starle vicino, per via del nome. E fu così che Biscia Velenosa e Lupo Cattivo costruirono una casetta di pietre per la biscia, attaccata alla casa del lupo.
Chi ha rubato il soldo d’oro zecchino del lupo?
L’indomani, mentre Lupo Cattivo e Biscia Velenosa prendevano il caffè, ecco che suona il campanello. E al gruppo si aggiunge Porcello Puzzolente, il maiale che non puzza, profuma. Anche Porcello Puzzolente va a vivere nel bosco. Infine, arrivano Gazza Ladra, la gazza onesta e Coniglio Pauroso, il coniglio coraggioso.
I cinque animali con il nome sbagliato vivono tutti insieme, quando la storia entra nel vivo, con l’arrivo di un ladro che, nella notte, ruba il soldo d’oro zecchino di Lupo Cattivo. E a questo punto, il lupo, la biscia, il porcello, il coniglio e la gazza hanno l’occasione per dimostrare la loro vera natura… E il lieto fine regala ad ogni casetta un nome nuovo di zecca sul campanello.
E si scoprì che siamo tutti speciali
Questo libro è uscito già da alcuni anni, ma continua ad incantare bimbi piccoli e grandi a cui regala uno sguardo nuovo, diverso, sui personaggi delle fiabe. I lettori “tifano” spontaneamente per i cinque amici che, bisogna dirlo, sono proprio simpatici, sia per la loro storia un po’ speciale (un nome sbagliato che è costato a tutti loro tanta solitudine) sia per le illustrazioni semplici, allegre e colorate. Solo il lupo in copertina sembra davvero cattivo, ma basta sfogliare le prime pagine per ricredersi e scoprire che questo è un lupo di cui non c’è proprio da aver paura. Un piccolo libro dalla morale grande, contro i pregiudizi, contro le prime impressioni, contro le etichette e i facili giudizi.
Da leggere per divertirsi insieme, bambini e genitori, e per scoprire che in ognuno di noi, c’è più di quel che si vede (o di quel che il nome suggerisce)…
Giorgia Cozza