Per cereali si intendono tutte le piante erbacce della famiglia delle Graminacee dal cui frutto (cariosside) si ottengono diversi prodotti alimentari (farine, pane, pasta). Frumento, mais e riso sicuramente ci sono famigliari. Poco conosciuti, o per lo meno poco utilizzati in cucina, il farro, l’orzo, il miglio, l’avena, il sorgo, la segale, il triticale. Per non parlare dei cugini pseudo-cereali, che appartengono ad altre famiglie botaniche come il grano saraceno, l’amaranto e la quinoa.
I cereali sono caratterizzati da un alto contenuto in amido, un basso contenuto lipidico e un discreto tenore proteico (anche se carenti di alcuni amminoacidi essenziali come la lisina). Andrebbero sempre preferiti i cereali integrali, cioè non raffinati, ma mantenuti integri dopo la raccolta. In questo modo non si disperdono la crusca ed il germe del chicco e si mantengono buone quantità di fibre, vitamine come quelle del gruppo B e la vitamina E, minerali come il calcio, il magnesio ed il potassio.
Per consumare i cereali integrali al meglio bisogna seguire alcune accortezze. Innanzitutto, i chicchi andrebbero lavati in acqua corrente e asciugati. Quindi andrebbero tostati qualche minuto con un filo d’olio nella pentola e infine coperti con acqua o brodo di cottura in un volume circa doppio rispetto al cereale.
Molte donne e mamme storcono il naso quando consiglio di inserire i cereali integrali nell’alimentazione quotidiana obiettando che sono lunghi da preparare. Un trucco esiste: basta cucinare il cereale per 10 minuti, quindi toglierlo dal fuoco e avvolgere la pentola con una coperta. Se si fa la sera al pranzo successivo il cereale è pronto. O al mattino per la cena!
Un capitolo importante inerente i cereali è il glutine, complesso proteico presente in molti cereali, nemico di celiaci ed intolleranti. L’introduzione del glutine nella dieta dei bambini è ancora dibattuta. Gli ultimi dati in letteratura scientifica indicano che l’introduzione del glutine prima dei 4 mesi e dopo i 7 mesi è associato ad un aumento dell’incidenza della celiachia. Inoltre, si raccomanda sempre l’introduzione del glutine quando il bambino è ancora allattato al seno.
Quindi i cereali migliori con cui iniziare lo svezzamento sono il riso, il miglio, il mais perché naturalmente privi di glutine. In commercio ci sono molti tipi di farine pronte per la cottura. L’utilizzo dei cereali integrali è spesso sconsigliato prima dell’anno di vita per l’elevato contenuto di fibre. Se si vogliono utilizzare integrali è necessario comunque cuocerli bene e passarli al passaverdure prima di somministrarli al nostro bebè. Lo stesso consiglio vale per i bimbi più grandicelli ed anche per gli adulti. Se non siamo abituati a consumare i cereali integrali è meglio cominciare con piccole dosi ed eventualmente passarli al colino o al passaverdure e aumentare le dosi con gradualità.