Una storia simpatica con un bel messaggio finale e illustrazioni ricche di dettagli. Per chi ama i draghi e per chi ne ha paura!
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Un cavaliere che vuole affrontare un drago
“Sebastiano, piccolo cavaliere coraggioso, non vede l’ora di affrontare un vero drago. Sarebbe la sua primissima volta e lui non sta più nella pelle”. Inizia così la storia di Sebastiano che disegna, progetta, studia mappe per prepararsi alla grande impresa. Il drago che affronterà è niente meno che il terribile Spaccaossa, che vive sulla montagna più alta, ai confini del regno.
Sebastiano si mette in viaggio e dopo un lungo cammino arriva al villaggio ai piedi della montagna. Gli abitanti del villaggio guardano sorpresi il piccolo cavaliere, nessuno è mai salito sulla vetta, tutti hanno paura del mostruoso drago!
Spaccaossa, il più feroce dei draghi
Mentre Sebastiano sale verso la cima della montagna si fa tante domande su Spaccaossa: come sarà fatto? Sarà gigantesco come dicono? Avrà denti affilati come spade? Pensa e pensa, il piccolo cavaliere si ritrova sulla vetta coperta di neve e all’improvviso… qualcosa si muove sotto di lui. Qualcosa di rosso… Una voce profonda si lamenta: “Chi ha osato disturbare il mio sonno?”
Eccolo, Sebastiano ha trovato Spaccaossa! Il drago è effettivamente molto grande, con corna e denti affilati, ma dichiara subito che non combatterà con Sebastiano. Il cavaliere ha una spada piccolissima e sarebbe troppo facile sconfiggerlo.
Sebastiano scende giù dalla montagna e corre dal fabbro chiedendo di forgiare per lui una spada gigante, più grande di un dente di drago! Quando la spada è pronta, il cavaliere sale nuovamente sulla cima e invita il drago a combattere. Spaccaossa però si rifiuta. È vero, Sebastiano ora ha una spada molto grande, ma non ha nemmeno uno scudo per difendersi dal suo fuoco.
Un drago che non vuole combattere
Il cavaliere torna al villaggio e chiede al fabbro di costruirgli uno scudo. Poi risale sulla montagna, con spada e scudo più grandi di lui, e chiede al drago se è pronto a essere sconfitto. Ma per la terza volta Spaccaossa si rifiuta: Sebastiano è troppo piccolo rispetto a lui, potrebbe spazzarlo via con un soffio.
Il cavaliere scende al villaggio e stavolta chiede al fabbro un’armatura. Quando risale sulla vetta, portando il peso della spada, dello scudo e dell’armatura, crolla a terra, esausto. L’armatura si rompe e Sebastiano “ha un grosso groppo in gola”. Neanche a dirlo, Spaccaossa non combatterà con lui, il piccolo cavaliere è “conciato piuttosto male”.
Sebastiano si libera dell’armatura, si siede a terra e scoppia a piangere. Il drago si allunga al suo fianco e gli chiede una cosa… Gli chiede di fermarsi per un po’. Si sente solo perché nessuno sale sulla montagna se non per combattere. Ma Spaccaossa non vuole combattere, preferirebbe… giocare.
Ed eccolo il lieto fine! Sebastiano corre al suo castello e torna dal drago con una scacchiera. La partita ha inizio. Sono entrambi molto abili ma finalmente il piccolo cavaliere sconfigge il drago!
Un borgo medievale raccontato per immagini
Di questo libro mi sono piaciute molto le illustrazioni che sono a un tempo vivaci e delicate. Le pagine in cui si vede il villaggio si popolano di personaggi che non parlano ma hanno un loro ruolo: il garzone che spazza il pavimento nella bottega del fabbro, i bambini che osservano il cavaliere con curiosità e ammirazione, il bimbetto che allunga la manina per toccare lo spadone, la suora che lo ferma. Un borgo da fiaba, ricco di dettagli, che prende vita sotto gli occhi del lettore.
E poi… il finale della storia. Niente più armi, lasciamo perdere i combattimenti. Meglio giocare! E sfidarsi sì, ma sulla scacchiera. Studiando ogni mossa e duellando a colpi di pedoni, alfieri, torri e cavalli. È proprio un bel messaggio, positivo.
Un drago troppo solo e un bel messaggio
Fa riflettere anche questo possente drago che di battaglie deve averne fatte – ne porta i segni: una delle sue corna è spezzata – che rifiuta con decisione di battersi con un avversario che chiaramente non è forte quanto lui.
Sin dalla prima comparsa, si vede che non è un drago aggressivo e che non ha affatto voglia di combattere. Ed è molto bello quando chiede a Sebastiano di fargli compagnia perché si sente solo.
Spaccaossa ha pagato il prezzo dei pregiudizi, tutti lo credevano crudele e feroce, e così ha dovuto sopportare il peso della solitudine in cima alla montagna.
Si può leggere con bimbi dai tre anni circa in su. Simpatico anche per bambini grandi.
Giorgia Cozza
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