24 Aprile 2023 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Pinguino

Autore
Polly Dunbar
Illustratore
Polly Dunbar
Casa Editrice
Camelozampa
Collana
Le Piume
Anno prima edizione
2021
Pagine
40
ISBN
979-1280014115

Questo libro ci è piaciuto tanto: una storia originale, imprevedibile e che parla il linguaggio dei bambini: quello della magia e dell’immaginazione.

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Un pinguino in regalo

C’è un regalo per il piccolo Ben. Quando apre la scatola, Ben trova un pinguino e lo saluta pieno di entusiasmo. “A cosa giochiamo?” gli chiede il bambino. Ma… Pinguino non dice niente.

Ben gli chiede se non sa parlare, ma ancora Pinguino non risponde. E da qui iniziano tutti i tentativi di Ben di suscitare una reazione da parte di Pinguino. Gli fa il solletico, ma Pinguino non ride. Fa delle smorfie buffe, ma Pinguino non ride. Si mette in testa uno strano capello, canta una filastrocca, fa un balletto, ma… niente. Pinguino non ha alcuna reazione.

“Pinguino non disse una parola”

Ben non si dà per vinto e continua a provare, sperando che Pinguino, a un certo punto, parli, rida, cambi espressione… Il bambino fa la verticale, lo spinge, gli fa una pernacchia, lo prende in giro, gli fa il verso… Pinguino non dice niente.

Allora Ben prova a ignorarlo, ma anche Pinguino lo ignora.

A un certo punto, Ben decide di usare le maniere forti e manda Pinguino nello spazio cosmico. Ma… “Pinguino tornò sulla Terra senza dire una parola”.

E poi arriva il leone…

È dopo il viaggio nello spazio che entra in scena un leone dal manto di uno strano color verde-azzurro. Ben prova a dargli in pasto Pinguino! Pinguino non dice niente. Per fortuna, però, a Leone “non andava di mangiare Pinguino”.

Ora Ben non sa davvero più cosa inventarsi e “fa una scenata”. Urla, piange, si strappa i capelli, ma nulla… Pinguino rimane imperturbabile.

Quando Ben grida: “Di’ qualcosa!”, Pinguino non reagisce, ma Leone sì.

Colpo di scena! Leone mangia il piccolo Ben, perché era davvero troppo rumoroso. Mentre Leone si lecca le zampe soddisfatto, ecco che anche Pinguino ha una reazione: lo becca sul naso fortissimo. Il leone apre la bocca per lamentarsi e il piccolo Ben schizza fuori contento. E Pinguino dice… Sorpresa. Il lieto fine ve lo lascio scoprire durante la lettura insieme ai vostri bambini.

Un libro pieno di magia

Questo è un libro pieno di magia. Parla proprio la lingua dei bambini, della fantasia, dell’immaginazione.

Pinguino che, non solo non risponde, non ride, ma neppure si muove o cambia espressione, agli occhi di un adulto potrebbe sembrare un semplice pupazzo, ma i bambini seguono con attenzione i tentativi di Ben e, come lui, si aspettano che Pinguino dica o faccia qualcosa. Se lo aspettano e… hanno ragione loro. Perché alla fine Pinguino fa e dice cose molto importanti!

Le illustrazioni chiare ed essenziali rendono molto bene l’effetto.

Una storia molto originale

Una storia originale, divertente, capace di sorprendere. A cominciare dai due protagonisti Ben, Pinguino e Leone.

Pinguino in tutta la storia parla una volta sola (a modo suo) proprio alla fine e, pagina dopo pagina, se ne resta lì fermo, immobile, con la sua espressione sempre uguale. E nonostante questo, o proprio per questo, è simpaticissimo!

Il colpo di scena in cui Leone mangia Ben è assolutamente inaspettato e lascia sospeso il piccolo lettore finché Pinguino non interviene e il bambino si salva. L’effetto è un po’ quello dei giochi che si fanno con il papà quando ti fa volare in aria e tu prima hai paura e poi ridi.

Lettura adatta dai due anni in su

Questo libro ha ricevuto diversi premi prestigiosi (il Booktrust Early Years Award, il Practical Pre School Awards e altri) e con il suo milione (e oltre) di copie vendute è considerato un classico contemporaneo per bambini.

La lettura è adatta dai due anni circa e può far divertire anche i bambini più grandi (e i genitori).

Giorgia Cozza


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