L’Autrice, Manuela Mareso, è partita dalla sua esperienza personale e dall’approccio a cui il lavoro di giornalista l’ha abituata. Così, nel tentativo di aiutare la sua piccola ad affrontare la separazione ha cercato nella lettura di testi, documenti e relazioni il parere dell’esperto che le desse l’appiglio su cui costruire un percorso. Si è imbattuta, quindi, per fortuna aggiungo io, ne “Il mondo incantato” di Bruno Bettelheim (libro già segnalato da Torinobimbi) in cui lo psicanalista austriaco spiega l’importanza della fiaba per parlare all’inconscio dei bambini.
Il passo successivo non poteva che essere la ricerca di fiabe adeguate all’età e al momento che la sua bambina doveva affrontare. Da qui la scoperta che il mercato editoriale offriva poco e “Sotto il temporale” nasce nel tentativo di colmare un vuoto.
Tentativo, a mio avviso, assolutamente riuscito.
Il libro si compone di dieci tra fiabe e racconti che raggruppano le situazioni in cui molte famiglie si possono trovare rappresentate. Si comincia con “Il semino”, rivolta ai genitori in crisi che non si separano, dove il piccolo semino accudito quotidianamente da due nuvolette, si ritrova inondato dalle loro impetuose piogge oppure colpito dalla loro assenza. Il “piccolo granello di vita ovale” troverà la sua nuova sistemazione contro un grosso masso e la sua nuova vita sarà allietata dalla compagnia di coccinelle, api e farfalle che lo aiuteranno a diventare un albero forte ed un rifugio sicuro per uccelli, scoiattoli e ghiri. La seconda fiaba indaga la fatica della separazione e la terza è curiosa perché saranno due bicchieri di cristallo i protagonisti della storia rivolta ai bambini che stanno vivendo il momento della separazione. E così via, per concludere con la storia sulle paure per l’arrivo di nuovi fratelli, frutto della famiglia allargata.
In tutte le storie il finale sarà lieto ma non illusorio, sarà un finale dove scopriremo che le nostre risorse e un nuovo punto di vista possono farci ripartire con rinnovato entusiasmo.
In ogni fiaba, ambienti e protagonisti diversi, a rendere vario e variopinto il panorama delle situazioni.
In apertura, la prefazione di Maria Rita Parsi ribadisce l’utilità delle fiabe per non smarrirsi nel sentiero della vita.
