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Questo libro, giunto alla quarta ristampa lo scorso anno, è stato per diverse settimane il preferito del mio bimbo di due anni. E con preferito intendo il “tormentone” del momento, con decine di riletture quotidiane per accompagnare la scimmietta verso l’atteso lieto fine. Leggi che ti rileggi, la mamma e i fratelli maggiori hanno imparato a memoria diversi passaggi di quello che per noi è il libro “Mamma persa”, e quando qualcuno la spara grossa ecco che tutti esclamano: “Ma Rita!!!”
Alla ricerca della mamma della scimmietta
Ma andiamo con ordine. Cominciamo dalla storia. Tutto inizia con una scimmietta che è rimasta senza la mamma. La situazione sarebbe decisamente drammatica se non ci fosse il provvidenziale intervento della simpatica farfalla Rita. “Dai, piccolino, su con la vita” disse alla scimmia la farfalla Rita. “Ti aiuto a cercarla. Lei grande quant’è?”.
E con questa domanda posta dalla farfalla Rita ha inizio la spassosa ricerca della mamma perduta. Spassosa perché Rita non ci azzecca proprio: prima accompagna la scimmietta dall’elefante, poi dal serpente, poi dal ragno… E ancora, tra rane, pappagalli, pipistrelli, questa mamma perduta proprio non si trova. È un problema certo, ma è anche divertente, perché tutti si chiedono come fa la farfalla Rita a pensare che la piccola scimmietta sia figlia di un enorme elefante, di una pappagallo dalle ali colorate o di un ragno peloso…
Ma Rita…!
E così, di equivoco in equivoco, la scimmietta descrive la sua mamma, che “non ha penne né piume, anche se è assai bella”. Ed è “soffice, morbida, e tutta pelosa”. Fino all’indizio fondamentale, quando finalmente la scimmietta specifica che la sua mamma è uguale a lui.
Ecco la chiave per risolvere il mistero degli errori della farfalla Rita, lei non sapeva che mamma e scimmietta si assomigliavano perché… E il motivo lo scoprirete leggendo, anche se forse qualcuno già l’ha indovinato.
Una coppia vincente
Le illustrazioni ben si accompagnano alla storia, con immagini allegre e colorate, realizzate da Axel Scheffler che insieme all’autrice Julia Donaldson ha dato vita ad alcuni tra i personaggi più amati della letteratura per l’infanzia come il Gruffalò e la Strega Rossella, di cui trovate la recensione in www.torinobimbi.it/target/3-6-anni/la-strega-rossella.html
Che dire, un libro da noi molto amato che ai bambini in genere piace perché mette in scena il timore più grande di tutti i piccoli – quello di perdere la mamma, di restare soli senza di lei – e lo risolve positivamente con l’aggiunta graditissima di qualche risata e tante animali simpatici.
L’età di lettura indicata è 3-4 anni, ma ai bimbi che sono abituati a leggere con mamma e papà è possibile proporlo anche prima e vedere se piace.
Giorgia Cozza