Nella soffitta del nonno
Questa storia inizia in un giardino. Nel giardino della casa del nonno di Syd. Syd è un bambino che sta andando a trovare il nonno. La chiave è nascosta sotto al vaso di fiori. Il nonno la tiene lì, così Syd può entrare quando vuole. “Un giorno Syd passò a salutare il nonno. Ma non lo trovò in nessuno dei soliti posti” si legge nelle prime pagine.
Syd sta per andare via quando la voce del nonno lo raggiunge dalla soffitta. Syd non era mai stato nella soffitta del nonno. “Era zeppa di vecchie scatole e di cose bizzarre che il nonno aveva raccolto in giro per il mondo”. Una delle pareti è coperta da un lenzuolo e dietro al lenzuolo c’è una porta.
Si parte!
Il nonno apre la porta ed ecco che Syd si ritrova insieme a lui sul ponte di una grande nave. Una nave in mezzo ai tetti! Il nonno suona la sirena e la nave inizia a muoversi. Il nonno governa la nave con abilità. Per molte miglia Syd vede solo mare e cielo, cielo e mare, finché all’orizzonte compare il profilo di un’isola. Gettano l’ancora e raggiungono la riva.
Una casetta nella giungla
Syd e il nonno si fanno strada nella giungla alla ricerca di “un buon posto per un riparo” e sulla sommità dell’isola trovano una vecchia baracca. È da sistemare, così nonno e nipote si mettono al lavoro. Quando la casetta è di nuovo accogliente, i due esplorano l’isola e ogni volta scoprono nuove meraviglie. Insieme dipingono, si tuffano nella cascata, incontrano mille animali esotici e coloratissimi.
Il nonno decide di restare sull’isola
Quando il nonno confida a Syd che sta pensando di restare sull’isola, il nipotino teme che si sentirà solo, ma il nonno lo rassicura con un bel sorriso. Syd e il nonno si salutano con un abbraccio. Il bambino torna a casa con la nave e quando il giorno successivo va a casa del nonno, il nonno non c’è. Syd lo cerca in soffitta, ma non è lì e non c’è più neppure la porta sulla parete, quella da cui erano partiti per il loro viaggio avventuroso.
La storia si conclude con un messaggio, mandato dal nonno per Syd. Una busta con all’interno l’immagine del nonno sorridente sull’isola.
La morte raccontata con delicatezza
Nella quarta di copertina si legge: “Syd vuole bene al nonno. Il nonno vuole bene a Syd. E questo non cambierà mai”.
Ecco, questo è un libro che racconta la separazione dovuta alla morte. E lo fa con garbo, malinconia, sentimento. C’è il dolore dovuto all’assenza, il dolore di quell’ultimo saluto, ma c’è la dolcezza di una vicinanza che va oltre alla morte. La certezza di un amore che resta nel cuore, che non ci abbandona. Questo libro mi ha emozionato e commosso. Mi è parso il più bello letto finora sulla morte. È un libro che ti rattrista e ti consola al tempo stesso. Le parole sono poche, misurate, toccanti. Le illustrazioni sono semplici, allegre, piene di colore, di vita. Sarà la storia, saranno i disegni, ma questo libro sembra fatto della materia dei sogni.
Un libro per lettori di ogni età
Quando ho chiuso il libro non sapevo cosa avesse percepito il mio bambino di quattro anni. Nel testo non si parla mai di morte. Lui mi ha guardato e mi ha chiesto se un giorno Syd, quando fosse diventato anziano, sarebbe tornato nell’isola per ritrovare il nonno. E così ho concluso che questo libro sa parlare ai grandi e ai piccoli. Porta un messaggio che non manca di arrivare, che ognuno poi recepisce a modo suo, in base all’età e alle proprie esperienze.