Il ricco fratello Craig decide, come regalo per il neonato, di offrirle una tata notturna, una di quelle che permettono alle mamme di dormire di notte, senza preoccuparsi di badare al bambino.
Inizialmente Marlo rifiuta, un po’ per orgoglio ed un po’ perché non le piace l’idea che qualcun altro accudisca i suoi figli, ma le giornate si faranno sempre più lunghe e le notti sempre più estenuanti, fino a quando Marlo non si convincerà ad accettare il regalo del fratello, chiamando Tully.
Nel suo percorso Marlo non cerca in Tully solo qualcuno che la aiuti ad accettarsi per quello che è, una madre non convenzionale, dalla natura gioiosa e ribelle, ma rivendica in quella giovane e bella ragazza il suo desiderio di essere mamma affettuosa e donna affascinante allo stesso tempo.
Il film restituisce le difficoltà che una mamma con tre figli, di cui uno problematico ed un altro neonato, può incontrare nel corso della quotidianità, costruendo il racconto unicamente dal punto di vista femminile: le conversazioni notturne tra le due donne partono dal confronto sulla gestione della casa, fino a raggiungere i più intimi desideri di Marlo, che ambisce ad avere una vita che la soddisfi anche in quanto donna, ancora giovane ed affascinante.
Luci ed ombre nel finale, con un piccolo colpo di scena, che ha il merito di rendere credibili alcune situazioni un po’ troppo sopra le righe. Ovviamente per evitarvi qualsiasi tipo di spoiler non vi anticiperemo nulla, ma fateci sapere cosa ne pensate.
