Abbiamo perfino assaggiato un deludente “veleno”, mentre non ci siamo pentiti di avere acquistato un sacchetto di cialde, per arricchire le vaschette che mangiamo a casa. Infine, ho capito che un cucchiaio di gelato rende irresistibile ogni macedonia (che in questa stagione non occorre zuccherare).
Ogni tanto, mentre Giacomo aspetta il suo turno guardando il bancone con fiduciosa curiosità, io – più diffidente – ispeziono le targhette… e di fronte a insulti all’arte del gelato come i gusti “duplo”, “nutellone”, “caramella rossana”, “pan di stelle” e “kinder bueno” storco il naso, nella patetica speranza che il gelataio se ne accorga.
Per chi si illudesse di avere già assaggiato tutto, ecco un sito con un impressionante elenco di gusti…