Una storia fresca, graziosa e originale che racconta l’amicizia tra un cane e un bambino e trasmette un bel messaggio.
Mi chiamo Toby e sono un cane
“Salve! Mi chiamo Toby. E sono un cane”. Inizia così la storia narrata in prima persona da un cagnolino bianco e nero. Toby è il cane di un bambino ed è a passeggio con lui nel parco. Nelle prime pagine cerca di descriversi per i piccoli lettori e i risultati sono… molto divertenti!
Toby dichiara di essere un cane “molto grande”, ma nell’illustrazione successiva incontra un cane veramente grande e quindi ritratta: “Ok, non sono un cane molto grande”.
Ma che razza di cane sono?
Subito dopo si definisce “pelosissimo”, poi deve ammettere che rispetto ai cani con il pelo lungo, non è peloso “quanto loro”. Ci riprova con un “moooolto snello”, ma in confronto ai levrieri dell’illustrazione successiva… “Ehm, no. Non direi” conclude Toby.
I tentativi procedono con Toby che si definisce “elegante”, ma incontra un cane con un grazioso fiocco e una posa realmente impettita, “feroce” e si spaventa quando si trova davanti un rospo, “veloce” però non sta al passo con gli altri cani che corrono…
Toby si è perso!
A questo punto Toby è confuso, non sa più come descriversi e chiede a sé stesso e tutti gli altri cani che abbiamo incontrato fino ad ora nelle pagine: “Ma allora, che razza di cane sono?”
Solo che, guardandosi intorno e confrontandosi con gli altri cani, Toby senza rendersene conto si è allontanato dal suo piccolo proprietario. E ben presto si accorge di essersi perso.
Che brutto restare soli…
Toby ha freddo, è stanco, è zuppo perché ha iniziato a piovere. Scende la sera e lui è tristissimo, si sente così solo! Il giorno dopo però, quando si sveglia scopre che tutto il quartiere è tappezzato di manifesti. Il suo amico Leo lo sta cercando! Toby inizia a cercarlo a sua volta. Chiede informazioni a persone e cani. E lo stesso sta facendo Leo. Ma tutti rispondono di non aver visto Leo e di non aver visto Toby.
Finchè a un certo punto…
Razza: migliore amico
Toby e Leo si ritrovano. E qui arriva il gran finale, perché il cagnolino è finalmente in grado di presentare sè stesso e si descrive nel modo più realistico e bello, usando le parole che Leo aveva scritto nel manifesto: “piccolo, bianco e nero e della razza migliore amico!”
E, cosa più importante in assoluto, Toby è un cane molto felice!
Un bel messaggio
Questo libro racconta una storia semplice, adatta anche ai più piccini, dai due anni circa, e allo stesso tempo trasmette un messaggio prezioso: quel “razza migliore amico” suona veramente bene. Una bella risposta che potrebbero utilizzare i bambini che hanno adottato un cagnolino o un cagnolone del canile quando viene loro chiesto di che razza è.
Prendere confidenza con i cani grazie a un libro
Le illustrazioni sono immediate ed espressive e rappresentano una parte fondamentale della storia. Una bella lettura per tutti i bambini che amano i cani e gli animali in generale, ma anche una possibile proposta per i bimbi che per qualche motivo hanno timore dei cani. Toby con la sua aria simpatica può essere di aiuto per scoprire che cani e bambini possono essere buoni amici.
Giorgia Cozza