Cara Michela,
dalle sue parole si evince una problematica che non le permette di vivere serenamente alcuni momenti della giornata. Tra l’altro, come dice lei, è uno dei momenti a cui poi segue, a seconda dei momenti della giornata, una separazione dalla bimba. Quindi ci immaginiamo la fatica che deve provare lei e le sue emozioni contrastanti; per tutti i genitori e per i loro bimbi è infatti importante salutarsi con serenità e tranquillità e questo non può avvenire se poco prima c’è stato un momento che si ripete costantemente e che crea tensione, rabbia e frustazione.
Abbiamo però poche informazioni sulla bimba, sulla relazione che avete e su questo comportamento problematico. Non sappiamo infatti quando è comparso, se è presente con tutte le figure familiari e non. Importante è capire se questo comportamento si manifesta solo in un contesto famigliare (e se con entrambe le figure) oppure è presente anche a scuola e nei vari contesti in cui è inserita la bimba.
A seconda del contesto, questo comportamento può assumere significati differenti. Innanzitutto, se non lo ha già fatto, le consigliamo di parlarne con la pediatra per escludere una componente organica, e capire se ci sia una problematica legata ai piedi della bimba. Può succedere che per la comodità della bimba sia necessario comprare certi tipi di scarpe e non altre.
Una volta esclusa la natura organica di questo comportamento, lo si può leggere come un comportamento di natura relazionale, e in questo caso occorre approfondire la dinamica tra di voi mentre la bimba non vuole mettersi le scarpe (che cosa fa la bimba e cosa dice, qual è la sua risposta verbale, quali sono le vostre emozioni in gioco in quel momento).
Approfondire questa dinamica permette di capire come mai questo comportamento perdura nel tempo. Questo comportamento appartiene in genere alla fase dai due o tre anni e quindi ci deve essere una conseguenza positiva per la bimba che non fa altro che riproporlo nel tempo.
Per esempio, se con questo atteggiamento attira l’attenzione e ricerca un momento privilegiato con mamma, non farà altro che ripeterlo nel tempo anche se scatena rabbia e disagio. In questo caso per esempio, la strategia può essere quella di cercare di darle attenzione in altri momenti e gestire diversamente questo momento difficile per esempio anticipando e prolungando i tempi. Una strategia utile è aumentare il tempo ovvero non metterle le scarpe cinque minuti prima di uscire ma un quarto d’ora prima, in modo tale da non avere l’ansia del tempo che incombe e di eventuali ritardi. Un tempo prolungato permette anche di non rispondere alla bimba con rabbia ma di avere il tempo per negoziare e capire insieme come aiutarla e come fare.
Un caro saluto