Buongiorno Signora,
L’esposizione a lingue differenti nei primi anni di vita è un’ottima opportunità per i bambini, che però sovente comporta un lieve ritardo di sviluppo corretto del linguaggio rispetto ai coetanei.
Questo fattore potrebbe effettivamente essere un’ipotesi della modalità espressi della sua bambina.
La maggior parte dei bambini sui 5-6 anni ha acquisito tutti i fondamentali elementi del linguaggio: sa strutturare bene le frasi, incluse le relative, le passive e le interrogative, usando in modo sufficientemente corretto le fondamentali regole grammaticali e sintattiche. Ovviamente continuerà in età scolare ad arricchire il suo vocabolario, ad apprendere meglio le regole grammaticali e sintattiche, a sviluppare la funzione pragmatica e a potenziare il linguaggio come strumento di pensiero.
Leggere molti libri insieme alla bambina, in cui è l’adulto che leggere “per piacere” può essere un ottimo strumento per aiutare sua figlia a migliorare il proprio linguaggio; ascoltare le storie le permette di acquisire inconsapevolmente, la strutturazione della frase, non essendo in prima persona coinvolta nell’atto della lettura. Un altro suggerimento “ludico” è quello di cantare insieme, cercando di imparare a memoria le canzoni e/o filastrocche; questo permette altresì alla bambina di consolidare le regole sintattiche. Inoltre, scegliete un momento comune al nucleo familiare, magari durante la cena o subito dopo, in cui tutti raccontano la propria giornata, senza troppo dilungarvi e con frasi adeguate alla sua età.
Se verso la fine dell’anno, si rendesse conto che non vi sono miglioramenti le consiglierei di far osservare la bambina da uno specialista. Considerato che il problema non è di tipo fonatorio e/o articolatorio, potrebbe essere seguita da un Neuropsicologo per valutare se il problema di tipo ognitivo/organizzativo. Nel caso avesse necessità non esiti a contattarmi direttamente!
Buona giornata
dott.ssa Lucia Barolo, Psicologa e Neuropsicologa