29 Dicembre 2015 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Bambina insicura

Buongiorno, mi permetto di sottoporre una situazione che mi sta preoccupando. Ho effettuato i colloqui con gli insegnanti di mia figlia che ha 8 anni e frequenta la terza elementare. Il rendimento è ottimo ma hanno notato che è entrata in un gruppetto di bambini che le intimano di sistemare i loro piatti, la riprendono nelle lezioni di ed. Fisica se non riesce a fare un esercizio. In poche parole per far parte del gruppetto si fa umiliare. Gli insegnanti hanno notato un calo di partecipazione attiva nonostante gli ottimi voti e ritengono che questo sia per uniformarsi alla media del gruppetto che ha voti più bassi e comportamenti da bambino più grande. Non so come farle affrontare la situazione e ho paura di ferirla e di ledere la sua autostima. Ringrazio per il contributo che vorrete offrirmi.

Buongiorno Max, la sua lettera descrive la rappresentazione di quanto accade a genitori e ad insegnanti quando sono alle prese con casi di bullismo. In questo specifico caso, la giovanissima età dei soggetti rende difficile anche solo nominare il fenomeno, ma da quanto lei racconta mi sembra che la situazione sia quella: prese in giro e intimazioni costanti ai danni di un pari che mostra diminuzione di interesse alla partecipazione delle attività di gruppo.

In questi casi è molto importante che gli insegnanti prendano i dovuti provvedimenti, perché non è sufficiente denunciare gli episodi ai genitori della “vittima”, ma è necessario che intervengano direttamente, ad esempio quando “le intimano di sistemare i loro piatti” e quando “la riprendono nelle lezioni di educazione fisica”. Gli insegnanti hanno a che fare con bambini di 8 anni e mi risulta difficile pensare che non siano in grado di fare rispettare le regole e le norme di buona educazione. Inoltre dovrebbero anche avvisare i genitori degli altri bambini di quanto sta avvenendo perché è fondamentale che vi sia un comportamento unidirezionale da parte degli adulti e gli  obiettivi educativi devono essere condivisi.

Per quanto riguarda il comportamento dei genitori è importante che la bambina si senta riconosciuta e apprezzata (quindi proprio in questo periodo di difficoltà andrebbero sottolineati i suoi progressi e le sue capacità) ed è importante che si senta sicura di poter raccontare quanto le accade a scuola. Se si confida con difficoltà, cosa comune in questi casi, può proporle di fare dei disegni sulla sua classe e poi chiederle di raccontare cosa ha disegnato in modo di agevolare la discussione.

Cordialità

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