Buon giorno Signora Laura,
i discorsi di fantasia che suo figlio si costruisce non sono un indice di un eventuale disturbo cognitivo (non lo possono escludono, ma non fanno parte dei sintomi di tale disturbo e comunque tale disturbo viene diagnosticato a partire da elementi di apprendimento scolastico e materie legate alla didattica).
Il suo bambino sembra che al momento faccia fatica a distinguere gli elementi reali e quelli di “fantasia” della vita reale che lo circonda e che quindi provi a dargli una continuità attraverso i suoi discorsi. Questa “continuità” tra fantasia e realtà gli da una sicurezza che, nei suoi ragionamenti di bambino, non riesce a fare in modo razionale. Un passo importante da parte di voi genitori è spiegargli cosa c’è di vero e cosa di costruito/di fantasia nei cartoni o nella televisione in generale, in modo che egli possa comprendere che queste due situazioni sembrano incastrarsi perfettamente ma che concretamente hanno una vita parallela. Attraverso il vostro costante chiarimento e delucidazioni continue, il bambino imparerà a distinguere il reale dalla finzione, oltre che a trovare in entrambe dei punti di riferimento con cui giocare con la fantasia (cartoni e simili) e con cui confrontarsi quotidianamente (fatti di vita reali).
Spero di averla tranquillizzata aggiungendo che tale situazione è abbastanza comune nei bambini!
Buon lavoro