Cara mamma,
crescere un bimbo da sola non sempre è facile; a volte si può sentire maggiormente il peso della fatica, il senso di responsabilità e il timore di sbagliare. Non sappiamo se lei è supportata da una rete (nonni, familiari, amici); se non lo fosse, cerchi sia per lei che per il suo bambino delle occasioni di confronto e supporto con altre persone. Talvolta può accadere che alcuni comportamenti si acutizzino e si ripresentino sistematicamente per la presenza di stanchezza e fatica nel gestirli.
Prima di passare a darle dei consigli su come gestire ed aiutare il suo bimbo, ci chiediamo se lei ha, nell’arco della settimana, uno spazio tutto per se. Partiamo da qui, perché spesso nelle storie di vita delle mamme questo spazio manca, e soprattutto nelle donne sole. Sembra una banalità ma non lo è affatto. Qualsiasi mamma ha bisogno di uno spazio per sè dove viene meno il senso di responsabilità e dove può dedicarsi alle sue attitudini; il ritagliarsi uno spazio per sè permette di avere maggiori energie per affrontare la rabbia, la delusione, la frustrazione che possono derivare da alcuni atteggiamenti del proprio figlio. Di fronte ad un capriccio o ad un comportamento problematico occorre avere le energie e la mente il più possibile libera da stanchezza e fatica.
Come lei sa bene, e infatti ce lo ha scritto, rispondere ai suoi comportamenti con urla e sculaccioni non serve a niente.
Fondamentale avere un atteggiamento autorevole e non autoritario; l’autorevolezza è indispensabile epr aiutare il suo bimbo a regolare un’emozione fondamentale che è la rabbia. Sembra che il problema sia
proprio la regolazione della rabbia (reagisce con urla, pugni, schiaffi); in questi casi per aiutarlo nella gestione della rabbia occorre un atteggiamento fermo, ma privo delle medesime connotazioni che
usa lui. E’ essenziale fargli sentire che mamma è con lui anche quando si comporta così, ma che quando si è arrabbiati non si possono tirare calci e pugni.
Non è che immediatamente lui smetterà di essere manesco, occorre dargli il tempo per abituarsi alla nuova modalità della mamma nel gestire la sua rabbia e un tempo per imparare ad esprimerla in modo diverso.
Si può creare insieme al bambino uno strumento da utilizzare quando è arrabbiato, come per esempio una bottiglietta magica (con del liquido e colorata), da tirare fuori dal cassetto e scuotere ogni volta che sente arrivare la rabbia. Oppure creare tante sagome di oggetti o animali (da far scegliere al bambino) che rappresentano la sua rabbia e proporgli di colorarle ogni volta che sente arrivare la voglia di tirare un pugno o di urlare. Dopo averla colorata, il bimbo può strapparla in mille pezzi
e cestinarla. Questi sono solo alcuni suggerimenti, ma siamo certe che saprà trovare e costruire insieme al suo bimbo lo strumento più piacevole e più utile. L’idea generale è che il bambino impari a
riconoscere quando sta per arrivare la rabbia e possa avere un “contenitore” nel quale esprimerla, regolando di conseguenza la sua intensità.
Le auguriamo di ritrovare una buona serenità col suo bimbo.