Gentile signora,
il problema che lei pone a primo acchito sembrerebbe riguardare uno spazio fisico, ma in questo caso e se così davvero fosse, lei stessa si sarebbe rivolta ad un architetto e non ad una psicologa … è dunque chiaro a tutti che stiamo parlando di uno spazio mentale – psicologico – emotivo – affettivo che probabilmente ha meno a che fare con la stanza in questione.
Il problema che lei pone riguarda in realtà molte famiglie che hanno avuto figli da relazioni precedenti e stanno a dimostrare quanto sia difficile affrontare queste situazioni a cui bisogna però fare fronte perché ne va innanzitutto della serenità dei bambini (tutti) e anche della serenità della famiglia.
Quando due persone decidono di divorziare/separarsi/lasciarsi se ci sono dei figli deve essere chiaro che è solo la coppia a dividersi e che dai figli non ci si divide mai; ciò significa che gli adulti sono liberi di formarsi successive famiglie come è giusto che sia, ma i figli delle precedenti relazioni non passano in secondo ordine.
La questione della stanza mi sembra facilmente affrontabile seguendo alcuni spunti:
– esistono i letti a castello, così come esistono i letti con i cassettoni estraibili – Permettono di risolvere il problema del poco spazio e offrono la possibilità di avere letti “di riserva”;
– esistono le poltrone a letto e sono molto comode perchè occupano poco spazio e rendono la camera più libera;
– abbiamo una gamma di colori infinita, non solo rosa e azzurro … colori abbinati da sempre al sesso ma ormai del tutto in disuso da questo punto di vista;
– visto che avete intenzione di ristrutturare la camera potete sbizzarrirvi per trovare un’ottima soluzione che renderà i fratelli (tutti e tre intendo) ben felici di avere una camera tutta per loro e ormai nella maggior parte dei mobilifici è possibile avere la consulenza di un arredatore, approfittatene 🙂
Spero di esserle stata utile
Cordialità