Cara mamma,
le sue parole ci rimandano l’immagine di una mamma in difficoltà. Non pensi di essere l’unica. Se intorno a lei ci sono mamme che ce la fanno, che non sono stressate, non significa che lei è la pecora nera che non riesce. Se possibile, eviti il confronto. Ogni situazione è unica e diversa ed è composta da tanti pezzi che la compongono: risorse personali, storia famigliare, rete sociale, disponibilità economica, eventi che sopraggiungono inaspettati. Non per tutti la maternità e il periodo successivo si configura come un periodo sereno e spensierato dove le problematiche connesse alle gestione di un bimbo si risolvono in un batter d’occhio. Ci stiamo riferendo per esempio alla gestione dei capricci, alle prime autonomie ad ancora all’addormentamento, oppure alle problematiche di un adolescente.
Non abbiamo tante informazione sulle difficoltà che incontra nel quotidiano, ma ci sottolinea una situazione di solitudine e di stress. Proviamo quindi a stare sul generale sperando di poterla aiutare.
Fondamentale è capire se è supportata da un compagno o marito e se c’è una rete familiare (una nonna, uno zio) a cui poter chiedere aiuto. Il supporto è necessario, soprattutto con quattro figli, e adesso le spiegheremo brevemente come mai.
A volte manca la rete familiare ed in questo caso bisogna capire se ha disponibilità economiche per affidare, qualche ora, i suoi figli ad una baby sitter.
Avere dei momenti in cui poter delegare la cura dei figli è estremamente importante. Accudire e crescere i bambini è un’avventura meravigliosa, ma anche faticosa; se ci pensa, quando siamo impegnati in qualsiasi attività, abbiamo bisogno di un break, una pausa per ricaricare le energie. Qualsiasi momento di pausa porta ad avere più energie e più risorse per ripartire. Se questi momenti non si hanno, diventa tutto più difficile e faticoso, e quelle che possono essere semplici difficoltà diventano difficoltà insormontabili e più difficili da gestire. Diventa impossibile qualsiasi percorso di riflessione sui comportamenti problematici e la ricerca di soluzioni. Lo stress non fa altro che aumentare i sentimenti di incapacità e la sensazione di inadeguatezza.
Un’altra cosa molto utile è partecipare a gruppi di genitori (cerchio delle mamme, incontri a tema), per trovare una rete di confronto e per eventualmente organizzare momenti ludici, anche con la presenza dei figli.
Se quanto sopra descritto non dovesse essere sufficiente per riacquisire una sensazione di benessere, le consigliamo di rivolgersi ad uno specialista psicologo sul suo territorio, per elaborare i vissuti emotivi che caratterizzano il ruolo di genitore-