13 Luglio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Relazioni mamma figlia nipote – La psicologa risponde

Sono madre di tre figlie adulte (35.30.28 anni). La 35 enne primogenita, sposata, vive con il marito e sua figlia di 5 anni, la mia adorata nipotina. Le altre due figlie, convivono con me serenamente. Lavorano e sono in procinto di “sistemarsi” anche loro.

Breve premessa per cercare di dipanare un nodo.

La figlia 35 enne ha sempre avuto un carattere non facile per noi genitori (cmq sono vedova da molti anni purtroppo) e noto che da quando è diventata mamma è peggiorata nelle sue dimostrazioni di affetto / attaccamento nei miei riguardi e nei riguardi delle sue sorelle. In special modo con me….

E’ di staccata lunatica… Devo sempre stare attenta quando parlo.

Io caratterialmente sono molto affettuosa seppur discretissima e questa sua freddezza e qst mancanza di continuità nei rapporti familiari da parte sua mi rattrista molto.

Ora che c’è la bimba poi il mio cuore e’ in frantumi. Per vederla e frequentarla anche il minimo  indispensabile devo creare l'”occasione” con garbo… Mai che possa farle una piccola sorpresa (la bimba mi adora)… la mia spontaneità non e’ assolutamente gradita da parte di mia figlia ed io sono stanca e sofferente.
Non so più come rapportarmi con lei. Ma soprattutto non so più come fare per non far ricadere questo malcontento legato a mia figlia sulla mia nipotina. Che io amo più di me stessa.

Ho bisogno di una mano per capire come uscire da questa dolorosa situazione e perché si è innescato questo meccanismo di auto-difesa anche nei riguardi miei che sono la sua mamma, da parte di questa figlia.

Grazie.

Gentile signora,
dalla sua lettera traspare il suo dispiacere in modo inequivocabile, ma si tratta inevitabilmente di poche righe che, per quanto lei abbia ben inquadrato la situazione, non possono essere sufficienti a descrivere 35 anni di relazione genitoriale. Le ipotesi che si possono fare sono tantissime, ma più che restare su un piano astratto credo possa esserle di aiuto pensare su un piano di realtà. Prima, però, le propongo qualche domanda con l’intenzione di indirizzarla sulle vie possibili, almeno su quelle che mi appaiono di primo acchito:
– ci sono stati problemi, anche in passato, tra le sorelle?
– ci sono stati problemi tra voi due?
– come è il rapporto tra voi (mamma e sorelle) e suo genero?
– in passato la primogenita ha mostrato gelosia nei confronti delle sorelle?

Passiamo a possibili azioni:
– inviti più spesso a casa sua figlia con la sua famiglia
– crei situazioni che sa essere gradite da sua figlia
– parli direttamente e chiaramente con lei, spieghi la sua difficoltà e la sua volontà a frequentarla di più
– non anteponga sua nipote a sua figlia

Un caro saluto

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