17 Novembre 2017 L'ESPERTO RISPONDE

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Ritardo nel parlare, può essere l’allattamento?

Salve sono madre di un bimbo di 22 mesi e lo allatto ancora.
E’ un bimbo molto attaccato a me, tanto è che spesso rinuncerebbe volentieri ai pasti pur di succhiare! Cresce bene e mi dispiace toglierlo soprattutto perché lo vedo rilassato molto quando si attacca!
I punti in questione sono due: il primo è che ho notato in altri bimbi un modo di parlare diverso dal suo e, mi è stato detto che lui non si sblocca nel parlare perché io non gli ho tolto il seno!
Il secondo è che ho provato a toglierlo ma non ne sono capace, non vuole saperne del biberon ed non riesco a dirgli di no!
Volevo sapere se sto sbagliando in qualcosa.
Grazie anticipatamente.

La fine dell’allattamento è un momento importante, di crescita nella relazione mamma bambino frutto di una decisione maturata alla luce di variabili molto soggettive. L’allattamento assume con il trascorrere dei mesi significati molto diversi: inizialmente è il canale di comunicazione esclusivo mentre a due anni il mondo del bambino è caratterizzato da tanti altri stimoli e lui ha acquisito competenze relazionali importanti che lo spingono in una dimensione di maggior individuazione e autonomia.
Da un punto di vista anatomico il protrarsi dell’allattamento come forma primaria di alimentazione/consolazione, così come l’utilizzo intensivo del ciucciotto e del biberon, oltre i due anni, protrae a lungo la deglutizione atipica, ossia il mantenimento da parte del neonato della deglutizione da lattante, con la spinta della lingua in avanti piuttosto che “normalmente” contro il palato. Quando ciò accade la pronuncia di alcune lettere non è corretta.
Con lo svezzamento ed il passaggio di consistenze differenti di cibo il bambino passa dalla deglutizione infantile (suzione) alla deglutizione adulta (spinta antero posteriore del bolo alimentare), e incrementa il tono muscolare di tutti i muscoli del viso, guance, labbra, funzionale allo sviluppo del linguaggio.
Dipende da lei decidere il momento per iniziare gradualmente a ridurre il numero delle poppare ed essere molto ferma nella sua intenzione.
I bambini sono molto abitudinari a vanno accompagnati ad accogliere i cambiamenti in modo deciso. Le sue reazioni possono essere forti e indurla a tornare sui suoi passi, ma questo non faciliterà il raggiungimento dell’obiettivo. Occorre tuttavia essere pronte a rinunciare ad un modo unico ed irripetibile di star con lui trovando altri modi si diversi, ma non necessariamente meno gratificanti.

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