15 Luglio 2018 L'ESPERTO RISPONDE

Flavia Cavalero

La dottoressa Flavia Cavalero è psicologa e psicoterapeuta. Cura la parte “psi” del sito www.psicomamme.it, svolge l’attività nel suo studio in via Bruino, 3 a Torino e si occupa di psicoterapia individuale e di gruppo nell'ottica del raggiungimento e del mantenimento del benessere psicologico. Riceve su appuntamento, tel. 333/3628327

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Seconda elementare, cambio scuola? Il consiglio della psicologa

Buonasera, le scrivo per avere una sua opinione su una scelta che mi trovo a dover fare.
Mio figlio sta frequentando la seconda elementare.
Premetto che alla materna non ha mai avuto difficoltà nemmeno di inserimento.
Dal’inizio della prima classe abbiamo avuto un po’ di difficoltà e suoi malesseri.
Ha avuto per tutto l’anno scolastico un tic alla bocca, sparito del tutto con le vacanze estive.
Abbiamo notato che era più evidente quando si sentiva sotto pressione ad esempio con i compiti.
A metà anno ha avuto uno sfogo su tutto il corpo con macchie rosse. Naturalmente abbiamo escluso malattie esantematiche, intolleranze, allergie ecc. fino a quando ci siamo resi conto che le macchie comparivano quando doveva andare a scuola e scomparivano se rimaneva a casa. Insomma stava somatizzando.
Ho provato a parlarne con le maestre ma hanno sminuito la cosa etichettandolo, anche davanti a lui, come bimbo timido ed introverso.
Mio figlio, dal primo giorno di scuola, si è lamentato delle urla delle maestre. Con il trascorrere dell’estate tutto è andato bene. Ha fatto amicizie e non ha più avuto le difficoltà avute durante l’anno.
In seconda elementare sono ricominciate le ansie da prestazione, il suo non sentirsi in grado, il continuo ripetersi di essere scemo, di non piacere a nessuno ed addirittura di fare “schifo” come pensano le maestre, i suoi amici, mamma e papà e la sorellina più piccola di due anni.
Con le lacrime agli occhi mi ha detto di essere sempre solo in classe.
Nel sentire queste parole mi si è spezzato il cuore ed ho subito chiesto colloquio con il pediatra e le maestre.
Il pediatra esclude un disturbo dell’attenzione e dell’apprendimento.
Le maestre ci hanno detto che nonostante lui sia selettivo nelle amicizie in classe è perfettamente integrato e che racconta bugie, come hanno detto anche a lui presente per attirare la nostra attenzione.
Vorrei sottolineare il fatto che a casa effettivamente è un periodo stressante per la famiglia. Ultimamente tra me e mio marito ci sono delle palesi incomprensioni che sfociano in litigi, siamo stressati dal lavoro da liberi professionisti e non ci troviamo bene nella dimensione in cui viviamo (un piccolo paese piuttosto che le nostre città di origine,Napoli e Roma) e per questo abbiamo messo in vendita la casa con tutto il via vai che comporta (sono 3 anni).
Siamo però sempre stati dei genitori molto attenti ad ascoltare i bisogni dei nostri bambini.
Siamo ad alto contatto e personalmente cerco di parlare molto con i miei bambini.
Sicuramente di errori ne farò, ma sono in continua autocritica e lavoro su me stessa per migliorarmi. Non voglio incolpare le maestre ma penso che mio figlio stia vivendo un disagio probabilmente inerente alla famiglia ma sicuramente nella dimensione scolastica.
La mia percezione è che le maestre lo sminuiscono alle volte mortificandolo.
In classe sembra avere degli amici ma al di fuori della scuola non frequenta nessuno se non alle feste di compleanno dove gioca sereno.
Vorrei cambiargli scuola. Ho parlato e conosciuto la preside della scuola del nostro comune (attualmente frequenta quella di altro comune perché informandoci pareva essere una ottima scuola ) la quale è fantastica e mi ha fatto una ottima impressione. Tra l’altro se spostassi entrambi sarebbe la maestra di mia figlia che inizierà la prima elementare. La maestra che capiterebbe a mio figlio la vorrei conoscere ma da quello che ho intuito (la conosco per vie traverse) è quello che farebbe al nostro caso. Autorevole e non autoritaria e materna quanto basta.
Il problema è che se dovessimo vendere casa (non venduta da 3 anni) si troverebbe a cambiare 3 scuole nei 5 anni di primaria. Che fare?
Chiaramente non è detto che il cambio scuola sarà la soluzione di tutto ma l’istinto mi dice di portarlo via da dove sta e di non far frequentare quella scuola alla sorella.
Mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista.
Cordialmente

Gentile mamma,
in verità non ho un pensiero che ritengo valido in generale sul far cambiare scuola ai bambini perchè credo che, ogni caso, vada valutato singolarmente.

Ci sono però alcune cose che credo sia sempre importante considerare prima di fare una scelta di questo tipo:

  •  che messaggio stiamo trasmettendo al bambino?
  •  abbiamo fatto una sufficiente autocritica rispetto all’eventualità che il disagio mostrato a scuola arrivi, in realtà, da un’altra parte?
  • stiamo forse cercando un “colpevole” anziché affrontare il problema?
  • abbiamo valutato tutti i pro e i contro? Cosa significa cambiare ambiente, cambiare programma, cambiare abitudini, cambiare metodo di insegnamento?
  • abbiamo chiesto il parere al bambino?
  • abbiamo fatto tutto quello che potevamo per aiutare il bambino ad inserirsi nella classe? Parlare con gli insegnanti, parlare con il dirigente scolastico, parlare con gli altri genitori, coinvolgere i suoi compagni in orario extrascolastico …?

Ecco, direi che queste sono le “mie linee guida” che sottopongo ai genitori che si trovano davanti alla scelta. Lo scopo di queste riflessioni non è quello di indirizzare in un modo o in un altro la decisione, ma di far valutare con attenzione almeno le più importanti questioni che possono essere “sotto” questa scelta.

Avrei però ancora qualche domanda da farle:

  •  su quali basi il pediatra ha escluso un disturbo dell’attenzione e dell’apprendimento? Questa è una valutazione di tipo psicologico che non può essere fatta sulla base di una visita medica. Come è il rendimento scolastico del bambino? Ne ha parlato con le insegnanti?
  •  lei racconta di un episodio in cui le insegnanti, davanti a lui “… hanno detto che nonostante lui sia selettivo nelle amicizie in classe è perfettamente integrato e che racconta bugie”. Ha approfondito la questione con suo figlio?
  • infine, lei dice ” … La mia percezione è che le maestre lo sminuiscono alle volte mortificandolo …” i bambini sono come spugne che assorbono tutto ciò che noi pensiamo e diciamo e se in primis è la mamma a non fidarsi, come potrebbe farlo il cucciolo?

Spero di esserle stata utile con questi suggerimenti di riflessione.
Cordialità

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