Cara mamma Maria,
grazie per averci scritto. Cerchiamo di rispondere ai suoi dubbi.
Non abbiamo notizie circa la comunicazione al bambino del trasferimento (quanto prima gli è stato detto? come è stato preparato? cosa rappresenta per voi questo cambiamento?). Il trasferimento in un’altra città rappresenta per tutti, piccini ed adulti, un evento importante perchè è un cambiamento a tutti gli effetti e richiede la capacità e la necessità di trovare un nuovo equilibrio. Il ritrovare un buon equilibrio è l’ingrediente essenziale per riacquistare quella serenità che vedeva nel suo bambino e che era descritta anche dalle maestre.
Dato che ci descrive la situazione come tranquilla prima del trasferimento, è altamente probabile che il disagio che mostra il suo bimbo sia legato esclusivamente all’evento che ha coinvolto tutta la
vostra famiglia e che avrà avuto delle ripercussione emotive anche su voi genitori. E’ sempre difficile lasciare un posto, una casa, dove si è abitati per tanto tempo, una rete sociale, amici e parenti, dei punti di riferimento stabili a cui attingere quando si ha bisogno di condividere affetto e momenti ludici. Proprio per questo, anche se il disagio del suo bimbo è legato unicamente al trasferimento, non deve pensare di avergli creato una squilibrio irreparabile. Di fronte al disagio del piccolo la risposta non deve essere un ritorno alla situazione di prima, lontano da voi. Questo significherebbe trasmettere al bimbo che i cambiamenti sono molto difficili per lui e che non riesce a sostenerli,
tanto da dover “riparare”, ripristinando la situazione iniziale.
Pensi a quanti cambiamenti dovrà affrontare nella sua vita, alcuni magari non così prevedibili come è capitato invece adesso, che ci pare sia stato un trasferimento programmato o comunque non dall’oggi al
domani. Pensi che questo “evento” possa essere l’occasione per aiutare il suo bimbo a familiarizzare con la capacità di adattarsi ad una situazione nuova, con tutte le fatiche che comporta.
Le consigliamo di parlare con il suo bimbo di come vivete voi questo trasferimento e di esplorare con lui che cosa ne pensa con domande del tipo: “cosa ti piace di più della nuova città? cosa ti piace di meno? cosa possiamo fare per trovare nuovi amichetti?”
Il cambio di scuola è un ulteriore cambiamento che ha dovuto affrontare nel giro di poco tempo quindi sicuramente avrà bisogno di più tempo per adattarsi anche alla nuova scuola.
Attraverso il vomito sta somatizzando e comunicando il suo disagio; occorre non sottolineare che vomita perchè sta andando a scuola ma comunicargli che capita a tutti di stare male in alcuni periodi della
propria vita. Il bimbo dovrebbe sentire che succede, che capita e che andrà sicuramente meglio.
Se con questi accorgimenti, dopo qualche mese, il suo bimbo continua a stare male, le consigliamo di richiedere qualche consulenza psicologica per capire più da vicino come aiutare il suo bimbo a ritrovare il suo equilibrio emotivo.