Geniale, simpaticissimo, divertente. Una storia adatta a bambini di ogni età che regala un messaggio importante.
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Gli orsi sono terribili, si sa
“Tump-tump-tump…” La palla rosso del protagonista, uno scoiattolo dalla coda folta, è rimbalzata all’interno di una grotta. L’animaletto deve assolutamente recuperarla. Solo che… ha una grande, grandissima paura. Eccola: “E se incontrassi un orso?”.
Il protagonista è convinto che gli orsi siano creature terribili. Ne è convinto perché… “si sa”. E si sa anche che “le grotte sono piene di orsi!”
Lo scoiattolo si fa coraggio ed entra comunque nella grotta. E mentre procede continua a pensare agli orsi e a ripetersi che spera tanto di non incontrarne uno perché, si sa, gli orsi sono “grossi come montagne e molto, molto feroci”. Se dovesse incontrare un orso, dice il piccolo protagonista, non saprebbe davvero cosa fare.
Se incontrassi un orso che disastro!
Mentre è nella grotta, continua a pensare a quello che si sa sugli orsi, che hanno il pelo ispido, scuro come la pece e lunghi artigli affilati. Se ne incontrasse uno… che sciagura!
E via così in un crescendo in cui l’orso viene immaginato “orrendo, crudele, famelico, spietato…”
Insomma, sperando di non incontrare un orso, lo scoiattolo decide di andarsene finché è in tempo. Esce dalla grotta e si allontana di gran fretta, quando una voce alle sue spalle richiama la sua attenzione.
Scusi, non dimentica qualcosa?
È la voce di qualcuno che si esprime con gentilezza: “Scusi, non dimentica qualcosa?”
Ed ecco comparire in scena l’orso tanto temuto che con un sorriso porge la palla al protagonista.
Lo scoiattolo ringrazia e spiega che l’ha scordata perché aveva fretta di uscire dalla grotta, per il timore di incontrare un orso!
E inizia a raccontare di quanto siano tremendi gli orsi e di come se ne trovino spesso dentro alle grotte.
L’orso tace. E lo scoiattolo a un certo punto si chiede, e gli chiede, come mai lui fosse nella grotta.
Ma non gli dà neppure il tempo di rispondere: lo prende per mano e lo invita a spiegargli tutto davanti a una tazza di tè.
La storia perfetta per sfatare i pregiudizi
Che dire di questa storia? È semplicemente perfetta. Come spiegare gli stereotipi e i pregiudizi ai bambini, senza mai nominare le parole stereotipo e pregiudizio.
Una storia così giusta che fa aprire gli occhi e il cuore anche all’adulto che legge (caso mai ce ne fosse bisogno, i pregiudizi a volte sono insidiosi).
Gli orsi sono terribili, pericolosi, tremendi, si sa. E si sa così bene che tutti se ne convincono. Anche chi un orso non lo ha mai visto e infatti non è in grado di riconoscerlo. E quando ci togliamo dalle spalle la zavorra del pregiudizio ecco che la paura non c’è più e restano solo i sorrisi, le parole gentili, le mani tese.
Quando i fatti parlano meglio delle parole
Amo i libri che insegnano qualcosa di importante, senza usare spiegazioni e teorie, ma attraverso la storia stessa. Non sono tanti i libri che ci riescono. Questo centra in pieno l’obiettivo regalandoci un personaggio simpaticissimo nella sua semplicità. Nello scoiattolo si possono immedesimare grandi e piccini: la paura di chi non si conosce, di chi è diverso, di chi ci è stato descritto in un certo modo, non ha limiti di età.
Finale delizioso. Intelligente e divertente a un tempo.
Una storia adatta a tutte le età
Il testo e le illustrazioni semplici e immediate rendono il libro adatto anche ai più piccini dai 2 anni circa di età, ma la simpatia della storia e la profondità del messaggio lo rendono indicato anche per i bambini grandi!
Giorgia Cozza
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