3 Ottobre 2022 ARTICOLI

Giorgia Cozza

Giorgia Cozza è una giornalista specializzata nel settore materno-infantile, i numerosi manuali per genitori di cui è autrice sono un punto di riferimento ormai consolidato per le coppie in attesa di un bimbo e per le neofamiglie.

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Recensione del libro per bambini: Voglio entrare in una storia di paura

Autore
Sean Taylor
Illustratore
Jean Jullien
Casa Editrice
Lapis Edizioni
Anno prima edizione
2017
Pagine
52
ISBN
mOI7drzSL6s

Un libro che emoziona, sorprende, fa ridere, aiuta a esorcizzare la paura dei mostri e… delle storie di paura!

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Posso entrare in una storia?

“Ciao, Piccolo Mostro. Cosa vuoi fare oggi?

Posso entrare in una storia?

Certo, in che tipo di storia?

Voglio entrare in una storia di PAURA!”

La storia si apre con questo scambio tra la voce narrante fuori campo e il simpatico mostro viola che dialogheranno per tutto il libro.

La voce narrante propone al piccolo mostro di entrare in una storia da ridere che potrebbe essere “più divertente”, ma lui non ne vuole sapere.

Fa troppa paura?

Il narratore e il mostro si accordano per una storia che incomincia in un bosco buio e spaventoso. Il piccolo mostro si dichiara pronto, ma il bosco con gli alberi che sembrano mostri, la casa abbandonata e il fantasma che esce dal camino sono un po’ troppo spaventosi.

“Fa troppa paura?” chiede la voce narrante. “Mmm… forse sì” ammette il piccolo mostro. E così decidono di procedere con una semplice casa abbandonata.

Streghe e fantasmi molto spaventosi

Anche la casa abbandonata fa paura però il piccolo mostro dice che va bene, si può procedere. Ora lui dovrebbe entrare nella casa e… “all’improvviso compare un’orribile strega”. Ma la strega è davvero troppo spaventosa! Il piccolo mostro e il narratore decidono di sostituire la strega con qualcosa di diverso. E così provano con un fantasma.

Il fantasma compare e… “FERMA! È troppo pauroso!” urla il piccolo mostro.

Ferma la storia!

Fermano tutto e il piccolo mostro spiega alla voce narrante che lui voleva entrare in una storia di paura in cui era lui a fare paura.
Si mettono d’accordo ed ecco il piccolo mostro che attraversa di corsa il corridoio della casa abbandonata, raggiunge la porta e si prepara a spaventare chi c’è all’interno. Ma all’ultimo momento, prima di aprire la porta, chiede chi troverà… Il narratore spiega che troverà la strega. Non ci siamo proprio. A questo punto il piccolo mostro è disposto a cambiare la storia ed entrare in una storia da ridere.

Meglio una storia divertente

Il narratore accetta e dice che nella stanza troverà solo uno “sciommiottino piccolo piccolo”. Lo scimmiottino piccolo piccolo e un amico.

Il piccolo mostro è entusiasta ed è pronto a spaventare lo scimmiottino, convinto che sarà “super-facile”. Però l’amico dello scimmiottino è un gorillone molto molto grande…

Ehi, non doveva essere una storia da ridere? Il piccolo mostro si lamenta. Ma secondo il narratore una scimmia mega-gigante e uno scimmiottino piccolo piccolo che rincorrono un mostro fa ridere.

Al piccolo mostro questa storia non piace neanche un po’. A meno che… E qui arriva il colpo di scena finale perchè al piccolo mostro è venuta un’idea… Un’idea che fa paura ed è molto divertente!

Un mostro che fa ridere

Una storia divertente che farà sorridere lettori di ogni età. Per i bambini che hanno un po’ di paura, dei mostri, delle streghe, dei fantasmi o del buio, è un libro che può emozionare e allo stesso tempo può aiutare ad esorcizzare la paura. Qui a spaventarsi è il mostro che più di una volta ferma la storia proprio perchè alcuni passaggi per lui sono troppo spaventosi.

Il piccolo mostro con gli occhi tondi grandi grandi ispira simpatia. Grazie alla sua paura delle streghe, dei fantasmi, del bosco buio, il piccolo lettore può sentirlo davvero vicino e sarà contento di vedere che otterrà il suo lieto fine.

Un libro originale

Tutta la storia è strutturata come un dialogo tra il piccolo mostro e la voce narrante. Originale anche la soluzione grafica che consente di distinguere l’alternarsi delle due voci: le battute del piccolo mostro sono scritte in viola, le battute del narratore sono scritte in nero.

Le illustrazioni sono semplici e di grande effetto: le espressioni del piccolo mostro esprimono efficacemente le sue emozioni. Sorpresa, timore, paura vengono espresse anche a parole con esclamazioni come “Oh santa polpetta!” che faranno ridere i lettori più piccoli.

Una storia di mostri diversa dal solito. Da provare! Se il vostro bimbo è piccino e vi sembra intimorito potete riproporlo più avanti.

Adatto anche per lettori alle prime armi (dai 7 anni circa): i colori diversi e le esclamazioni in stampatello possono favorire la lettura.

Giorgia Cozza


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