Cara mamma Greta,
il problema del sonno per noi genitori è veramente “coinvolgente” vedi: Il mio bambino mangia pochissimo ed ha grossi disturbi del sonno e leggendo questo articolo possiamo accogliere nuovi strumenti e riflessioni.
Rispetto al pianto disperato di tuo figlio quando viene messo nel box direi quello che dici tu: è un esploratore, non vuole star fermo, è curioso e attivo…nel metterlo in uno spazio ridotto si sente non capito e racconta il suo disappunto con il suo pianto. Il mio suggerimento è quello di valutare se sia possibile mettere un cancelletto alle scale e coinvolgerlo il più possibile alle vostre attività quotidiane: se stendi il bucato fatti “passare” le mollette; se papà annaffia il giardino magari può “aiutare” tenendo” il tubo; quando cucinate offritegli stoviglie di plastica da girare o sistemare nei cassetti bassi.
Il concetto è che spesso dobbiamo ripensare gli spazi, ripensare l’organizzazione della casa , destinare loro luoghi piacevoli e sicuri in cui esprimere energie e preferenze, alla ricerca costante di nuovi equilibri che possa tenere in buon conto proprio il carattere di questo bambino.
Allevare i figli è una impresa creativa, un’arte più che una scienza. B. Bettelheim