Cosa serve per crescere felici?
L’autrice, la giornalista Giorgia Cozza, torna ad affrontare l’argomento, nelle pagine di Bebé a costo zero crescono, il corposo volume dedicato alle famiglie con bambini più grandicelli, dai due anni circa, fino alle soglie dell’adolescenza.
Il punto di partenza è il medesimo di Bebé a costo zero, ovvero la volontà di capire cosa serve per crescere dei bambini felici.
Giocattoli, abbigliamento, cartelle, astucci e materiale scolastico, corsi di sport, playstation e telefonini, feste e regali di compleanno per amici e compagni… Quante e quali spese siamo chiamati a sostenere negli anni dell’infanzia? D’altronde, nessuno di noi vorrebbe far mancare qualcosa ai propri figli. Per un figlio solo il meglio. Ma cos’è il meglio per un bambino? Siamo sicuri che abbia il cartellino del prezzo e che si possa acquistare?
Fare meglio con meno si può
Di capitolo in capitolo, l’autrice – citando studi scientifici ed esperti del settore – dimostra che “fare meglio con meno” è possibile, senza far mancare nulla ai propri bambini. Perché l’obiettivo non è tanto (o non è solo) quello di risparmiare ma è quello di individuare le spese che sono effettivamente utili e quelle che invece è preferibile evitare poiché non aggiungono nulla alla serenità e al benessere psico-fisico del bambino. Filo conduttore dell’opera è la convinzione che non sia spendendo denaro che si costruisce la felicità dei figli: l’investimento che ci viene richiesto come genitori è importante, certo, ma non in termini economici…
La voce degli esperti e dei genitori
Il libro è ricco di testimonianze, moltissimi genitori raccontano come hanno gestito i vari argomenti trattati e nella “sezione esperti” psicologhe, pediatri e pedagogiste approfondiscono aspetti interessanti come quello delle cure mediche (farmaci e interventi necessari e non), dell’uso della tecnologia nell’infanzia, dell’importanza del gioco e del movimento per lo sviluppo del bambino.
L’autrice lancia inoltre una proposta interessante (spiegando anche come fare nella pratica), una sorta di appello per tornare ad appropriarsi delle aree verdi di palazzi e condomini, dei cortili e dei giardini condominiali, spazi spesso preclusi ai piccoli che avrebbero invece il diritto di giocare all’aria aperta.
Riferimenti, indirizzi, suggerimenti pratici
Punto di forza del libro, come già di Bebé a costo zero, sono i tanti riferimenti – siti, studi, indirizzi, libri – per chi vuole approfondire uno o più argomenti. Molto utili, infine i suggerimenti per giocare (c’è anche una sezione con le istruzioni per realizzare giocattoli fai da te), cucinare, organizzare feste ben riuscite a costo pressoché zero.
Un messaggio coraggioso, quello di questo libro, perché nella società dei consumi anche semplici concetti di buon senso risultano spesso molto controcorrente. Ma a chi obietta che il consumo critico quando ci sono dei figli è un’utopia, l’autrice risponde che come è possibile accogliere un bimbo a costo pressoché zero, è possibile anche crescerlo serenamente senza affrontare continue spese. “Non solo è possibile” conclude infatti Giorgia Cozza, “ma può essere la via per trovare una nuova dimensione, più umana e familiare, per assaporare gli anni dell’infanzia insieme ai propri bambini con meno oggetti… e più affetti!”
