Siccome il cucito e io non andiamo molto d’accordo, per me si è trattato di acquisto. Nostra figlia ha scelto una tematica e lì abbiamo potuto orientarci. Inutile dirvi che la fantasia di Anna in questo periodo è monotematica, quindi doveva per forza diventare una principessa. Lo so cosa pensate, lo so. Dozzinale, scontato, superinflazionato, avete ragione. Quel che abbiamo trovato, per altro, era pure bruttino, ma cosa volete, piaceva a lei…
Ricordo ancora quando avevo 6 anni, fu mia nonna a cucirmi e confezionarmi il primo abito di carnevale, e mi travestii da pastorella. Ora, diciamocelo chiaramente. Oggigiorno quanti dei vostri figli si vestono da pastore/pastorella? Ancora grazie se sanno chi sono i pastori. Quindi mi accorgo di aver superato l’epoca, sono davvero vecchia.
Però, ricordo il gusto di aver indossato un abito cucito su misura da mia nonna, contro un sinteticissimo abito acquistato. Bestiale. Ora invidio le capacità di mia nonna, vorrei essere in grado anche io di cucire e creare un vestito per le mie figlie.
Questo è un po’ il tarlo dell’ultimo periodo. Dare sfogo a una creatività che credevo non esistere in me, mentre sempre di più mi accorgo che con i giusti stimoli e i giusti canali, si può riuscire anche a dare vita a cose che mai avrei sospettato. Quello che più mi rallegra è che mi piace proprio!
Comunque, cari genitori, divertitevi in questo Carnevale, perché abbiamo davvero bisogno di evadere dalla routine quotidiana e fingere di essere un’altra persona anche solo per qualche ora, è di certo curativo e benefico. Me lo insegna mia figlia, che si traveste con così tanto piacere da farmi ricordare quanto mi divertivo da bambina. Carnevale è una festa spensierata e i bambini lo sanno. Principesse, fate, regine, spose, cavalieri, zorro, piloti, mummie… non importa cosa si diventa, basta esserlo per un po’ per vivere meglio la giornata e scatenare fantasia e allegria!
