Il massaggio del bambino prematuro

La prematurità non corrisponde solo ad una precocità in senso temporale, ma anche ad una immaturità di organi ed apparati che sarà tanto maggiore quanto più precoce è la nascita (alcuni prematuri pesano anche molto meno di un chilo!).
Ciò comporta spesso che il neonato sia tenuto per un certo periodo in incubatrice, e che, di conseguenza, non si possa pensare al massaggio vero e proprio fino a quando non ne sia fuori. Ma, ciò nonostante, questo non significa che non si possa ugualmente “massaggiare” all’interno di detta incubatrice, con dei “tocchi”.
Mediante le carezze amorevoli della mamma, nei momenti in cui egli sia disponibile, si può ottenere lo stesso una stimolazione sensoriale e si può, naturalmente, porre le fondamenta per una relazione già nata durante le gestazione e che continuerà in futuro.
Nelle mani della mamma che lo toccano e lo “contengono”, quasi prendendolo in braccio, il neonato si sentirà al sicuro e protetto nei confronti dell’esterno, come se potesse rivivere ancora una volta la magia dell’utero.
Queste tecniche vengono insegnate nei reparti specializzati degli ospedali ginecologici-ostetrici, da insegnanti AIMI specializzati in questo, per aiutare il bambino e la mamma ad affrontare insieme positivamente questo momento di difficoltà, nel rispetto dei tempi e delle modalità più adatte per il bimbo; è infatti importante per il genitore imparare a cogliere i segnali di disponibilità del neonato ad essere toccato ed a sfuttare questi segnali per la costruzione di un rapporto fiducioso e sereno.