Una storia originale, tenera, ricca di fantasia. E illustrazioni graziose e ricche di dettagli. Una fiaba di Natale per bambini dai 4-5 anni circa in su.
Che tristezza la Vigilia da soli…
Questa è la storia di Teo, un bambino che sin dal primo momento appare molto solo. È la vigilia di Natale e lui sta faticando per aprire un vecchio scatolone con le decorazioni per addobbare l’albero. Nello scatolone, però, trova solo lucine che non funzionano più e palline mezze rotte. Tutto questo mentre la mamma e il papà sono al lavoro e la baby sitter, una nuova, perché quella a cui Teo è affezionato non è potuta venire, dorme della grossa con la testa posata sul tavolo della cucina.
Uno scenario abbastanza desolante!
Una stella cadente nel cielo della città
E infatti, quando guardando fuori dalla finestra, Teo intravede una stella cadente non esita a esprimere il desiderio di non essere più solo.
Alla vigilia di Natale, si sa, c’è qualche probabilità in più che i desideri si realizzino, e infatti…
Tra i vecchi addobbi polverosi, Teo ha trovato anche un angioletto (con le ali rotte), un usignolo e un cavallino a dondolo (entrambi malconci) e un soldatino di stagno un po’ arrugginito. Ebbene, una volta espresso il desiderio ecco che queste quattro decorazioni prendono vita e cominciano a muoversi e a parlare!
“Siamo qui per tenerti compagnia”
Teo è incredulo e chiede a voce alta cosa stia succedendo. A rispondergli è l’angioletto che spiega: “Ci siamo svegliati. Siamo qui per tenerti compagnia”.
A questo punto l’avventura entra nel vivo, Teo aiuta a scendere dall’albero il pettirosso che soffre di vertigini e libera gli zoccoli del cavallino che vorrebbe sgranchirsi le zampe.
Ogni decorazione ha un desiderio. Il pettirosso vorrebbe imparare a cantare, o meglio vorrebbe reimparare perché ha dimenticato come si fa. L’angioletto vorrebbe delle ali nuove per tornare a volare. Il soldatino vorrebbe suonare il tamburo per il suo amore. E il cavallino… be’ lui sembra soddisfatto di poter mangiare, assaggiare, rosicchiare, tutto quello che incontra.
Ci sono dei desideri da realizzare
Per accontentare il pettirosso, Teo e i suoi nuovi simpatici compagni escono di casa, e vanno a trovare la baby sitter preferita del bambino: lei dà lezioni di pianoforte, sicuramente potrà dare anche lezioni di canto a un uccellino… L’anziana signora accetta e il pettirosso resta con lei per esercitarsi, mentre Teo e gli altri vanno nel bosco a cercare delle piume per l’angioletto.
Ricevute le nuove ali – confezionate con piume di piccione e una cicca da masticare – l’angioletto si separa dal gruppo per volare un po’ e Teo accompagna il soldatino in un negozio di giocattoli per trovare il suo amore. E il soldatino lo trova! Una bambola-principessa decide di venire via con lui…
E un pizzico di magia finale…
Alla fine, ogni decorazione ha realizzato il suo desiderio e quando torna a casa Teo si addormenta stanchissimo sotto l’albero.
Si risveglia tra le braccia del papà che lo sta portando a letto. Il papà è tornato prima e anche la mamma, perché a entrambi è sembrato di vedere un cavallino a dondolo correre fuori dalla finestra dei loro uffici…
Tra solitudine e fantasia
Questa fiaba per bambini grandicelli racchiude in sé alcuni ingredienti classici del Natale – il cavallino a dondolo, l’angioletto, il soldatino di stagno – calati in un contesto molto moderno e realistico. Teo è un bambino che soffre per l’assenza dei genitori, i suoi genitori lavorano tanto, così tanto che non riescono ad essere a casa con lui neppure la sera della Vigilia. È un po’ triste questo aspetto. Ma poi la fantasia sposta l’attenzione dalla realtà quotidiana – che non sempre è come la vorremmo – e regala stupore, avventura, magia.
Un protagonista gentile e generoso
In questa fiaba, ambientata la Vigilia, il desiderio di Teo di non essere solo non è l’unico che si realizza. A essere accontentate sono anche le quattro buffe decorazioni che dopo essere rimaste a lungo chiuse nello scatolone hanno i loro sogni, le loro aspirazioni.
Con la loro presenza hanno regalato compagnia e allegria a Teo, e Teo si impegna affinché anche loro possano realizzare i loro desideri. È grazie al bambino, infatti, che l’angioletto ha di nuovo le ali, che il pettirosso torna a cantare e il soldatino trova l’amore… Questo protagonista a me ha fatto tenerezza, un bambino tanto solo e tanto gentile e generoso.
Una storia delicata e poetica, con illustrazioni molto belle, ricche di dettagli, che con i bambini più piccoli (dai 4 anni circa in su) si potrà leggere in due o tre sere e che i bambini più grandi potranno leggere tutto d’un fiato.
Giorgia Cozza
