29 Novembre 2013 ARTICOLI

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Oltre ogni limite: mostra “Arte plurale”, aperta (e gratuita) fino al 7 dicembre

Non è facile far tacere la Pirì, ma ogni tanto capita.

Non che sia un evento particolarmente interessante, ma vi assicuro, è piuttosto eccezionale.

Invece, di ritorno dalla visita ad “Arte Plurale”, kermesse internazionale di arte contemporanea, si è avvicinata al suo vecchio PC ed è rimasta con le dita a mezz’aria.

Cosa aveva visto nelle quasi due ore di percorso lungo le gloriose sale della Promotrice di Belle Arti?

Il suo andare era stato come sempre zigzagante, con accelerate, frenate brusche e ritorni continui.

Alla fine, cercando di razionalizzare, è giunta a questa conclusione.

Ancora una volta era rimasta affascinata dall’arte contemporanea, da quel rumorino che le pare di udire ogniqualvolta vede opere che ritiene geniali.

Come se i cervelli trikke trikke trikke si mettessero in moto.

Ma ragazzi, qui, altro che rumorino! Qui c’era un vero boato.

D’altra parte il titolo stesso della mostra “Arte plurale”, preludeva a un’esposizione che s’immaginava ricchissima di pezzi. Ma il discorso è un altro ancora.

Le opere non solo sono di alto livello, ma lasciano addosso, a chi le guarda con attenzione e cerca di capirne la storia, una sensazione commossa e positiva.

Tutti i pezzi esposti infatti, non conoscono egoismo, vanità, egocentrismo perché sono frutto di collaborazione: tra gli artisti e i loro educatori,  insegnanti, compagni di avventura e così via come un buon film o un’antica cattedrale,

Forse per questo oltre al rumore dei cervelli, la Pirì sentiva incessante quello dei cuori (tu-tum,tu-tum, tu-tum…) che battevano insieme.

Tante persone in contatto, di età diverse e con talenti diversi.

C’è chi, come Leonie, ha la magia nelle mani e crea con qualche pennarello un mondo di fumetti (e, anche se non sente, ha vicino chi lo fa per lei, l’insegnante, la compagna di classe); c’è chi ha tante idee ma non vede e ha bisogno di qualcuno che veda per lui e che guidi le sue mani (sala con opere per Ipovedenti, con istallazioni e video dal PAV); e altri che hanno il cuore ricco di emozioni e allegramente chiedono AIUTO, ma sempre a braccia tese e testa alta; e poi la riflessione sul DISAGIO e sulla nudità con gli abiti in cartapesta, in velina pressata, i tessuti, gli arazzi…

Le opere di questa mostra ci riscaldano con i loro colori sgargianti; i personaggi ci sorridono; i colpi di genio ci divertono.

Come fare ad elencare questo mondo di meraviglie? Senza far nomi degli artisti e della cooperative, delle botteghe delle perché sarebbe troppo lungo e toglierebbe spazio alle emozioni.

Allora il consiglio è di partire da quello che vi sembra l’inizio, girovagando senza meta, toccando tutto con garbo, muovendovi ovunque, ma leggeri, sperimentando, fotografando e fotografandovi tra le opere e tra la gente, partecipando ai workshop… lasciandovi coinvolgere insomma da questa creatività calda e comunicante.

Credo sia questo il messaggio della mostra intera, come anche quello dell’installazione “CONTATTO”, un girotondo di mani che gentilmente offrono e ricevono: se io do a te, mentre tu dai a me, in uno scambio continuo e circolare, il mondo si può davvero racchiudere in un abbraccio.

Anche noi  possiamo entrare in questo meccanismo virtuoso, intervenire sull’indifferenza abbandonando i pregiudizi e lasciando cadere nel nostro quotidiano, un sorriso e un piccolo pezzo di cuore.

Tutte le informazioni: http://www.comune.torino.it/pass/arteplurale/

PS: La Pirì ha girato per voi questo video (molto artigianale) Le istruzioni sul cartellino suggeriscono ai vedenti di chiudere gli occhi.

NIENTE QUIZ MA COMPITO PER CASA

Andate a vedere questa magnifica mostra e segnalateci, anche solo con una foto, l’opera che vi ha colpito di più

“Contatto è l’opera che la Pirì si porta nel cuore”. Quale sarà la vostra?

SOLUZIONE QUIZ PRECEDENTE Palle di Neve. Quali tra queste opere non compare quest’anno tra le Luci d’Artista?

a) Domenico Luca Pannoli, L’amore non fa rumore


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