Una cena mostruosa
“Gentili clienti, il ristorante non si ritiene in alcun modo responsabile dei problemi digestivi e delle allergie alimentari che alcuni piatti potrebbero provocare”. Inizia così il libro dedicato ai mostri e ai loro piatti preferiti. Anzi, in realtà, questa avvertenza è collocata proprio in apertura, ancor prima che cominci la storia ed è perfetta per entrare nell’atmosfera del libro.
La storia vera e propria inizia con l’annuncio: “Questa sera si tiene la grande cena annuale dei personaggi più terribili del mondo”.
Un ristorante da tre stelle… nere
Si chiama “L’asparago marcio” ed è un ristorante che vanta ben tre stelle nere. Lo chef Luigi Precotto è “conosciuto in tutto il mondo per la sua cucina disgustosa” e il capo cameriere è uno scheletro (vestito da capo cameriere).
Presa confidenza con la location è il momento di scoprire gli ospiti della serata che, “affamati come non mai”, prendono posto alla lunga tavola.
A capotavola il lupo cattivo
Si comincia con il lupo cattivo che “vive nel bosco, dove adora raccogliere i funghi, ma preferisce di gran lunga le costolette”. Per lui, che impugna già forchetta e coltello, lo chef ha preparato: crocchette della nonna, assortimento di piedini di maialino e corna croccanti inzuppate in yogurt di capra biologico.
“Delizie” personalizzate per la strega
Menù personalizzato anche per la strega arrivata a cavalcioni della sua scopa.
Per lei: lumache cotte nella loro bava, coscette di rane piccanti su un letto di code di lucertola grigliate, e mela “Biancaneve” all’arsenico.
Di mostro in mostro…
Si continua così, scoprendo i piatti preferiti del vampiro, dell’orco, della mummia, del diavolo, del pirata, del fantasma e del mostro sotto il letto, finchè all’improvviso…
Il capo cameriere porta in tavola un vassoio “dalla puzza insopportabile”!
Tutti i mostri si tappano il naso, pallidi e nauseati. La strega addirittura cade dalla sedia. Per chi sarà quella pietanza disgustosa?
Lo chef annuncia che manca l’ultimo ospite.
Un invitato a sorpresa
Ed ecco che entra in scena… un bambino! Luigi Precotto non accetta bambini nel suo ristorante, ma “questo adora i libri paurosi e le storie di mostri, perciò…”
Certo è che il menù cucinato per il piccolo lettore – a base di maccheroni al ragù, pizza, hambuger e torta al cioccolato – per i mostri è proprio “una schifezza”!
Un libro da gustare
Questa storia è tutta da gustare soffermandosi sul testo e sui tanti riferimenti a fiabe e leggende legate ad ogni personaggio. Meritano attenzione anche le illustrazioni, allegre e colorate, da studiare in cerca di dettagli.
Noi alcune “chicche” le abbiamo scoperte solo con la seconda (o la terza) rilettura. È il caso ad esempio delle decorazioni che ornano i vassoi del cibo, personalizzate per ogni mostro (gatti per la strega, geroglifici per la mummia, canini aguzzi per il vampiro…) o dei piedini di maialino serviti al lupo su una base di paglia, legno e mattoni.
In ogni vassoio una sorpresa
Ad ogni mostro sono dedicate due facciate: nella prima si descrivono scherzosamente caratteristiche e abitudini del personaggio, nella seconda troviamo un vassoio coperto.
Il bimbo apre la finestrella ed ecco le pietanze personalizzate, con i nomi di ogni ricetta elencati sul retro del coperchio.
Tutte ricette… da fiaba!
La storia si può leggere già dai 3-4 anni circa, ma i lettori più grandicelli potranno cogliere con più immediatezza i riferimenti alle varie fiabe nascosti nelle ricette. Qualche esempio: l’omelette di uova d’oro con contorno di fagioli magici per l’orco o la testa di coccodrillo con un orologio in bocca ispirata a Peter Pan e Capitan Uncino.
Un libro simpatico, che può essere apprezzato anche da mamma e papà!
Giorgia Cozza