Signore e signori, ecco a voi una bella fiaba! Vi trovate nel regno di Tortolonia, dove il re (Tortolone, manco a dirlo) e la regina Belvedere vivevano con tre figli, ognuno caratterizzato da una particolarità. Il primo, Giandellaria, fluttuava a trenta centimetri da terra; il secondo, Astice, aveva due chele di granchio al posto delle mani e la terza, Rosafiore, era così piccola che riposava in una culla grande come un guscio di noce.
Difficile che i nostri principi riuscissero a giocare con i tradizionali giocattoli. Solo per farvi un esempio, Astice aveva già sgonfiato con le sue chele tremiladuecentottantacinque palloni. Potete immaginare da voi gli altri inconvenienti e la delusione dei piccoli.
Il re decise allora di invitare a corte chiunque fosse in grado di inventare giochi adeguati. Arrivarono venti scienziati dai regni più disparati…il resto non ve lo raccontiamo perché ci piacerebbe che foste voi personalmente con i vostri bambini a godervi le illustrazioni e il racconto del seguito di questo libro che si presenta in formato a fisarmonica, così che le immagini sono collegate l’una all’altra e al termine, quando avrete aperto tutto, ne avrete una gradevole visione d’insieme.
Ora vi racconto anche la “storia vera” che sta dietro la nascita di questo libro. Il protagonista principale è la fondazione Paideia con il lavoro che da anni porta avanti per migliorare le condizioni di vita dei bambini che vivono situazioni di disagio, sia attraverso l’aiuto diretto sia con progetti più ampi che coinvolgono enti ed istituzioni.
Tra questi ultimi, nel 2008, Paideia ha realizzato To.Is, un workshop internazionale che ha coinvolto studiosi e designers di tutto il mondo nell’intento di progettare giochi adatti all’utilizzo da parte di bambini con disabilità.
