La storia è semplice, adatta anche ai piccoli a partire dai tre anni di età, ma ricca di messaggi positivi.
Dov’è la mamma?
Sara, Bruno e Tobia una notte si svegliano e scoprono che la mamma non c’è più. Inizia così lo scambio di battute che vede i due fratelli più grandi, Sara e Bruno, ragionare insieme per capire dove può essere andata Mamma Gufa e farsi coraggio a vicenda. Con il trascorrere del tempo, però, cresce la preoccupazione, che infine si trasforma in timore che possa essere accaduto qualcosa di male alla mamma. “Forse si è persa” ipotizza infatti Sara. E Bruno rincara: “O l’ha presa la volpe!” Mentre il piccolo e simpatico Tobia, il fratellino minore, si limita a ribadire con insistenza che… vuole la mamma!
A fare da sfondo ai ragionamenti dei gufetti è il bosco, un bosco disegnato con tratti leggeri, immerso in una notte nera. I tre fratellini si fanno compagnia e si tengono stretti fino all’atteso lieto fine, quando Mamma Gufa arriva volando silenziosa e si posa sul ramo dove i tre piccoli la stanno aspettando. Il momento è denso di significato come sottolinea a livello formale, la scelta del carattere maiuscolo: “E LEI TORNO’”.
La paura dell’abbandono vinta dalla solidarietà fraterna
Un libro che affronta due tematiche importanti: il distacco dalla mamma (e il timore dell’abbandono) e il legame tra fratelli. Il bimbo a cui viene letta questa storia non farà fatica a immedesimarsi con i piccoli gufi preoccupati per l’assenza della mamma e gioirà con loro per il suo ritorno. Perché il messaggio è chiaro: la mamma può andare via per un po’, ma poi torna. Le mamme non abbandonano i loro piccoli!
I tre gufetti offrono, inoltre, un bell’esempio di solidarietà fraterna, rendendo questo libro un regalo particolarmente indicato per il primogenito che aspetta un fratellino e per tutti i bambini a cui è nato un fratello minore.
Un’arte chiara ed espressiva
Le illustrazioni sono semplici e chiare, immediatamente comprensibili anche per i lettori più piccini, e allo stesso tempo risultano ricche di dettagli e molto realistiche. I tre piccoli gufi, ad esempio, sono decisamente espressivi: il loro sguardo spaventato esprime con efficacia la preoccupazione e la paura per l’assenza materna, così come le loro mosse (“svolazzavano, ballavano e saltellavano”) rendono bene la gioia e l’entusiasmo per il ritorno della mamma.
Un libro da leggere in famiglia, per scoprire insieme ai tre piccoli gufi che un fratello è un alleato prezioso e che quando la mamma va via non è il caso di aver paura, perché tornerà presto dal suo bambino!
Giorgia Cozza