La curva ormonale si divide in due parti: la prima inizia il primo giorno delle mestruazioni e termina con l’ovulazione; la seconda inizia dopo l’ovulazione e dura fino al primo giorno del mestruo successivo. Questa curva accompagna la donna per buona parte della sua vita, dal menarca fino all’inizio della menopausa. Il modo e l’intensità secondo cui una donna sente le variazioni ormonali non è uguale per tutte, ma varia da soggetto a soggetto. Nelle prime due settimane, ovvero la prima metà del ciclo, sale il livello degli estrogeni, che procurano alla donna un innalzamento del desiderio di stare con le altre persone, una maggiore socievolezza e rilassatezza e una minore criticità. Aumenta il desiderio sessuale, in particolare prima dell’ovulazione, quando aumenta anche il livello del testosterone. A.-M. Henning e T. Bremer-Olszewski scrivono che “Poco prima dell’ovulazione, l’estrogeno raggiunge il suo picco e ha l’effetto di un fertilizzante sul cervello: spuntano nuove connessioni cellulari, il cervello diventa più attivo e aumenta leggermente la capacità di pensare. Ciò significa che il pensiero si fa più chiaro e la memoria migliore. I pensieri sono più veloci e flessibili. Le donne solo più eloquenti, tanto che non solo è un buon momento per imparare nuove parole, ma anche per sostenere esami orali. Gli uomini direbbero che le donne in questa metà sono più divertenti”.
Durante la terza e quarta settimana, ovvero la seconda metà del ciclo, aumenta il livello del progesterone, mentre diminuisce quello degli estrogeni: di conseguenza la donna è irritabile e poco concentrata. Nei giorni che precedono le mestruazioni (gli ultimi del ciclo) il livello di progesterone cala di nuovo, per cui le donne sono ancora più irritate e di malumore. Gli ormoni femminili solitamente tengono il testosterone sotto controllo, ma poco prima della comparsa delle mestruazioni, i livelli di estrogeni e di progesterone si abbassano, per cui il testosterone “si sente più forte”, anche se la sua concentrazione è relativamente bassa. In conseguenza di ciò, la donna diventa più aggressiva e aumenta il suo desiderio sessuale.
Gli organi genitali femminili. Il sesso femminile è costituito da una parte interna e da una esterna. Quest’ultima si chiama vulva ed è formata dalle grandi e piccole labbra, dall’orifizio uretrale, dall’imene e dalla clitoride. Con l’inizio della pubertà le labbra crescono, assumendo nuova forma e dimensione. Possono diventare lisce o grinzose, le piccole labbra a volte restano nascoste, altre volte diventano più lunghe delle grandi labbra. Alche il colore varia tantissimo. Per lavare la vulva, vi consiglio di utilizzare solo acqua o soluzioni specifiche che potete trovare in farmacia. Non lavatela con sapone o altre soluzioni aggressive, perché modificherete il suo ambiente acido e potrebbe diventare preda di infezioni.
La vagina fa parte degli organi genitali interni e rappresenta il condotto che mette in comunicazione la vulva con l’utero. L’apparato sessuale interno inizia dal vestibolo vulvare e comprende la vagina, parti della clitoride, l’uretra, la prostata femminile (zona G), il muscolo del pavimento del bacino e altro tessuto erettile. La vagina è un tubo muscolare flessibile ed allungabile di circa dodici centimetri; durante l’eccitazione l’utero arretra lasciando più spazio alla vagina, che potrà accogliere dentro di sé il pene anche lungo o grosso, ma anche piccolo, perché si adatta a qualunque esemplare.
Link di approfondimento http://www.sceglitu.it/sesso-e-salute/genitali-f/l-apparato-genitale-femminile/art-111
Nel prossimo articolo continuerò ad illustrare l’apparato genitale femminile interno.
Bibliografia utile
Bibliografia di approfondimento
Henning A.M., Bremer-Olszewski T. (2013), Make love, L’ippocampo, Milano;
Veglia F., (2005), Manuale di educazione sessuale, volume 2, Erickson, Trento;
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