Che caldo… mi piacerebbe fare un bel bagno
Un piccolo bradipo se ne sta tranquillo sul suo albero a riposare, quando il caldo gli fa venire voglia di fare un bel tuffo. Inizia così la lunga discesa dalla cima della pianta. La discesa è lunga perché l’albero è molto alto ed è lenta, perché si sa, i bradipi non sono famosi per la velocità. Scendendo pian pianino lungo il tronco il piccolo bradipo incontra tanti amici – le aquile, gli scoiattoli volanti, le scimmiette, i koala -, e ogni amico gli chiede dove sta andando. “Vado a farmi un bagno” è la risposta del piccolo bradipo.
Così tutti gli animali decidono che quella di fare un tuffo è proprio una buona idea e lo precedono nell’acqua fresca.
Un tuffo imprevisto!
La storia procede, di incontro in incontro, finché il piccolo bradipo nota della frutta, decide di fare uno spuntino e… Perde la presa e cade giù dall’albero!
Per fortuna la caduta si trasforma in un tuffo e – SPLASH! – il piccolo bradipo fa una bella nuotata insieme agli amici.
Dopo un pomeriggio divertente in compagnia, viene l’ora di tornare a casa. Per il piccolo bradipo però si prospetta una luuuunga scalata. Il suo morbido letto di foglie, infatti, è proprio in cima all’albero.
Per fortuna l’elefante ha un’idea per risparmiare al piccolo amico la fatica della salita.
“Bradipo, vuoi un passaggio fino a casa?” gli chiede.
E così… pronti, partenza, via! La proboscide si trasforma in ascensore e grazie a un potente getto d’acqua il protagonista arriva dritto dritto a destinazione.
Un libro in verticale
L’ascensore del piccolo bradipo è un libro molto particolare perché la storia si sviluppa… in verticale!
Sin dalla prima pagina, seguiamo la discesa lungo il tronco del piccolo bradipo tenendo il libro verticale e alla fine… colpo di scena, le pagine si aprono ulteriormente e ci troviamo con quattro facciate verticali che mostrano l’albero nella sua interezza per darci l’idea del lungo volo (verso l’alto) del bradipo.
Questo fatto del libro che si legge in modo diverso ai bimbi piace molto, attira l’attenzione e li incuriosisce. È l’ideale per provare a conquistare anche i piccoli che non sono ancora appassionati di libri e lettura.
Una storia gentile
La storia è semplice e i personaggi, tutti animali, sono destinati a piacere ai piccoli lettori. Il testo è adatto per i bimbi dai due anni circa, perché essenziale e immediatamente comprensibile, ma la storia non è banale (ha anche il suo inatteso colpo di scena!). Le illustrazioni sono simpatiche e graziose. È un libro gentile, in cui tutti gli animali sono amici, e che si chiude con il bel gesto dell’elefante che aiuta il piccolo bradipo.
Giorgia Cozza