3 Gennaio 2024 ARTICOLI

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Bambini Selettivi: tra Pasta in Bianco e Sfide Genitoriali

Il mio bambino consuma esclusivamente piatti a base di pasta in bianco. Questa è la frustrante realtà per molti genitori che si trovano ad affrontare la complessità della convivenza con bambini selettivi nella loro alimentazione. Questi bambini, definiti “selettivi”, persistono nel consumare per lunghi periodi solo alimenti come pasta in bianco, riso e petto di pollo, spesso evitando formaggi, frutta e verdura.

Convivenza con Bambini Selettivi

La preoccupazione dei genitori è giustificata, specialmente quando considerano che fino a due o tre anni di età i loro figli mangiavano praticamente di tutto. Tuttavia, a partire dai 4-5 anni, molti di loro diventano selettivi, scegliendo solo alcuni alimenti “sicuri” e rifiutandosi di consumare altri. Questa situazione può portare a carenze nutrizionali e a una vita quotidiana più complicata per questi bambini, che sembrano rappresentare una sorta di epidemia contemporanea.

Selettività Alimentare

Quando si trova di fronte a un bambino selettivo, il genitore spesso si sente impotente e cerca disperatamente una soluzione rapida per risolvere la situazione. Tuttavia, non esiste una panacea, e il lavoro necessario deve essere svolto gradualmente all’interno della famiglia. È fondamentale partire dal presupposto che il bambino non è colpevole della sua selettività e che il meccanismo è stato innescato, spesso involontariamente, dai genitori o chi prepara il cibo per lui.

La Dinamica Distruttiva

Il ciclo disfunzionale si instaura quando il bambino rifiuta un alimento, il genitore, desiderando vederlo mangiare, smette di offrirglielo. Nel frattempo, se il bambino mostra preferenza per un altro alimento, il genitore, temendo problemi nutrizionali, potrebbe proporglielo al posto di quelli precedentemente rifiutati. Questo processo si ripete, riducendo progressivamente la varietà di cibi accettati dal bambino.

Benessere dei Figli

È essenziale che i genitori riflettano sui propri comportamenti a tavola, in quanto i bambini imparano ad alimentarsi per imitazione e si sentono sicuri se i genitori stessi dimostrano sicurezza. Se i genitori portano paure o selettività alimentari al tavolo, è probabile che il bambino faccia lo stesso. Pertanto, è necessario un lavoro, non facile, su  se stessi per creare un ambiente alimentare positivo.

Dal punto di vista nutrizionale, è importante valutare quali alimenti il bambino gradisce e se la sua dieta fornisce un adeguato apporto di nutrienti. Mentre alcuni bambini selettivi possono consumare una varietà sufficiente di alimenti, è più preoccupante quando si nutrono di calorie vuote, come pasta in bianco, caramelle e bevande zuccherate.

Accettazione e Lavoro Graduale

Per affrontare la situazione, i genitori devono consultare un medico nutrizionista per comprendere come garantire una corretta alimentazione. È cruciale evitare cibi spazzatura, ma al contempo è importante adottare un atteggiamento morbido, evitando divieti assoluti e non utilizzando il cibo come premio o punizione.

Abitudini Alimentari: Pazienza e Ripetizione

L’alimentazione è una questione di abitudine, e cambiare le abitudini richiede tempo e pazienza. Presentare ripetutamente nuovi cibi ai bambini è fondamentale per abituarli a una dieta più varia. Crescere un bambino che sperimenta alti e bassi nell’accettare cibi diversi è preferibile a un bambino sempre soddisfatto, poiché quest’ultimo potrebbe avere difficoltà a gestire la frustrazione e a integrarsi socialmente.

Investimento nel Benessere dei Figli

Uno degli aspetti spesso associati ai bambini selettivi è lo scarso appetito. I genitori devono capire che i bambini non si lasciano morire di fame e che la magrezza non è sempre motivo di preoccupazione. Quando la situazione a tavola diventa tesa, è importante fermarsi e cercare il supporto di specialisti, come nutrizionisti e professionisti della salute mentale. La rieducazione alimentare è un percorso che richiede tempo, pazienza e impegno, ma è un investimento per il benessere dei propri figli.


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