2 Novembre 2015 ARTICOLI

Home  > Articoli  > Cani a scuola?! Promossi!

Cani a scuola?! Promossi!

La Pet Therapy con i bambini nelle scuole

Nel precedente articolo abbiamo introdotto le diverse tipologie di Interventi Assistiti con Animale, definita Pet Therapy, soffermandoci in maniera più descrittiva sugli interventi in ambito educativo, rivolti ai bambini degli asili nido, della scuola dell’infanzia ed elementare. Questi interventi, sempre più richiesti dalle scuole, che ne intuiscono il valore educativo nel senso più pieno del termine, costituiscono un’esperienza relazionale ed empatica diretta ed importante, oltre a fornire al bambino elementi di comprensione ed apprendimento del
mondo animale.

Le scuole che si fanno promotrici degli interventi assistiti lo fanno con grande entusiasmo, grande disponibilità di spazi nonchè di organizzazione ed integrazione all’interno delle diverse attività scolastiche, nella certezza di incontrare la disponibilità dei genitori e l’interesse dei bambini.
La Pet Therapy con i bambiniIn rarissime occasioni mi sono stati presentati casi di bambini timorosi o problematici in contesti di gruppo e devo ammettere che il particolarissimo impatto emotivo che gli interventi assistiti hanno sui bambini ha dissolto anche questi ostacoli in modo naturale, rendendo tangibile la differenza di  coinvolgimento ed empatia, di stimolo della curiosità e dell’attenzione che questa attività porta con sè.
Nel presentare poi le attività ai genitori mi accorgo di quanto sia sentita dalle famiglie, l’importanza di stabilire una corretta relazione bambino-animale e di come sia ben vista un’attività che porti davvero il mondo animale tra i banchi, seppure limitatamente ad una sola specie. E questo avviene sia che condividano o meno la vita con uno o più animali domestici.Del resto rapportarsi con un cane, con tutto ciò che comporta, è comunque una delle possibilità più diffuse di contatto per un bambino, soprattutto se vive in città. Un momento strutturato ma pur sempre libero e profondamente interattivo di riflessione, informazione e scambio è ideale per non lasciare al caso, e quindi anche all’errore, occasioni di relazione con gli animali.
Quando presento ai bambini ciò che faremo insieme l’attenzione è altissima: domande, racconti di esperienze dirette o di persone vicine ma che sono evidentemente entrate con forza nel proprio vissuto,
voglia di imparare tutto il possibile su questo animale così vicino ma, ancora, a volte, così lontano. La naturale curiosità del bambino è una grande risorsa per la riuscita di queste attività: lo sollecita, lo  timola a chiedere e sapere, a fare confronti, a ripensare al passato e progettare comportamenti futuri.
cani-e-bambini-a-scuola a TorinoInteressante è notare come per i bambini sia immediato, assunta,  automatica l’adozione dell’animale come membro della famiglia, un dato tanto positivo quanto sconcertante se si pensa a quante volte, interagendo con adulti si debba ricostruire questo tipo di relazione, scontrandosi con  idee molto discutibili ed etologicamente errate.
Se dovessi dire cosa attira di più l’attenzione farei sinceramente fatica: dall’olfatto sviluppatissimo del cane ai comportamenti che ci dicono che il cane è un po’ stanco o un po’ arrabbiato… tutto è importante, tutto è meraviglia, tutto ci conquista!
Forse, però, in effetti una cosa che li lascia col fiato sospeso più di tutto c’è: è l’arrivo del cane “vero”.
Quando lui (lei, nel mio caso) fa il suo ingresso non c’è più nulla da dire.
O meglio, di cose ce ne sono ancora tante, le piccole bocche si spalancano ancora tante volte in domande, sorpresa, curiosità ma stavolta sempre, sempre prima arriva un sorriso.


Argomenti:
Calendario

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ogni settimana, tra giovedì e venerdì, ti arriverà una mail informativa sugli appuntamenti, le opportunità e le offerte del territorio.

Iscriviti