21 Novembre 2016 ARTICOLI

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Cavoli a merenda

Cosa può’ esserci di meglio per un bambino di passare qualche ora a “lavorare” in un orto? Ammesso che sappia di cosa si tratta e non supponga, comprensibilmente, che le patate siano bastoncini che nascono dentro le buste nel banco freezer del supermercato.

Non è facile per un bambino di città avere l’opportunità di sperimentare la dimensione del contatto diretto con le piante che generano il frutto che poi metterà nel piatto. Per non parlare della ricchezza e dell’importanza della biodiversità che in un orto si tocca letteralmente con mano.

Uno spasso per entomologi ed aspiranti tali ma non solo. Ogni animale ha il suo ruolo nel mondo ma ancor più nel piccolo e laborioso mondo dell’orto ruoli precisi e funzioni fondamentali regolano la convivenza, più o meno pacifica, di piccoli e grandi insetti e animali di specie diverse.

Per fortuna, per scoprire questo mondo fantastico, c’è una nuova tendenza educativa, quella di riappropriarsi – di far riappropriare i più piccoli – della conoscenza diretta. E così molte scuole hanno creato, appunto, un piccolo orto nei cortili destinati alla ricreazione. Una coincidenza necessaria ma anche molto significativa. Coltivare è sì conoscenza, esperienza, applicazione ma anche ricreazione, della mente e del cuore.

“Ai bambini, dunque, bisogna lasciar comprendere che la natura, molto più che gli oggetti inerti, è una risorsa di felicità. Nell’orto non si va solo per fare ma per prendere coscienza della bellezza del cielo, delle nuvole, dell’emozione dei mutamenti climatici. I bambini non sono ancora così cinici da considerare ingenua la domanda: che senso ha la vita? Perchè non suggerire che siamo qui per celebrare la gioia animale di essere qui e godere del contatto con la natura, creata o increata che sia?”*

orti di paceScriveva così Pia Pera, donna dalle mille vite, traduttrice, romanziera e giardiniera, che da bambina sognava che le venissero regalati 4 mq di terra. E che ad un certo punto della sua vita, con Gianfranco Zavalloni e tanti altri collaboratori, ha dato il via al progetto degli Orti di Pace

www.ortidipace.org che prevede, tra le tante iniziative, la realizzazione di orti didattici biologici nelle scuole e laboratori, per conoscere la natura divertendosi.

Pia Pera, che ha lavorato tanto per creare una cultura in questo senso, oggi non c’è più e forse qualche progetto è rimasto a dormire, come un giardino d’autunno. Ma come un giardino d’autunno,  all’apparenza sonnacchioso, racchiude e conserva la vita, la cultura della conoscenza e del rispetto della Natura continua a generarne.

L’augurio è che altri, educatori, insegnanti e giardinieri e soprattutto tanti, tanti bambini e ragazzi si uniscano per far sbocciare di nuovo la primavera.

pia-pera“Trascorrere del tempo nell’orto sarà occasione di formare individui capaci di trarre energia di vita dalla natura e che un domani saranno quindi pronti a difenderla.”  La virtù dell’orto, Pia Pera, Edizione Ponte alle Grazie

 


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