Il mondo dei gesti grafici è vasto ed interessante, inoltriamoci dunque in un’altra categoria. Prendendo spunto da una domanda di un papà che mi ha chiesto di analizzare la scrittura di sua figlia, andiamo a parlare della scrittura curva
Dal punto di vista della grafologia, l’adattamento e la conseguente apertura o meno all’ambiente in cui si vive, lo si trova in scritture con andamento curvilineo.
La scrittura curva con movimenti tondi, indica distensione, apertura verso gli altri ed accoglienza.
Fin dai primi anni di scuola, le maestre insegnano un modello di calligrafia di base che prevede che le lettere vengano scritte in modo curvo. Un genitore o una maestra andrà subito a vedere le lettere “a” e “o” per comprendere se il bambino scrive in modo curvo o, viceversa, in modo angoloso.
Nel movimento grafico curvo, il gesto è continuo e sinonimo di apertura.
Dal punto di vista attitudinale, una scrittura curva ci porta a pensare ad un bambino che ben si adatta alla classe e ai compagni, lavora bene in gruppo in modo propositivo, costruttivo e intuitivo. Infatti la base dell’interpretazione del gesto curva si può riassumere in due parole: adattamento e altruismo