Nei soggetti disgrafici la scrittura è sovente illeggibile, priva di criteri estetici, dal ritmo eccessivamente lento o veloce. Il bambino può incontrare difficoltà nel riprodurre i caratteri della scrittura anche nella loro dimensione, oltre che nella forma e nella pressione esercitata con il tratto.
Alcuni autori ritengono vada comunque sempre considerata la reale necessità di una scrittura manuale, rapida e leggibile, rispetto allo sforzo che essa richiede, giacché oggi esistono strumenti alternativi, come ad esempio il computer, che consentono l’espressione scritta, in modo efficace.
L’intervento psicomotorio pone il proprio focus, in tale disturbo, prevalentemente sul movimento.
Oltre all’esame psicomotorio, la valutazione psicomotoria della scrittura prevede che vengano considerati, in ogni paziente, gli aspetti visuo-spaziali, relativi all’organizzazione spaziale delle lettere, al loro concatenamento, all’impaginazione…) e gli aspetti motori del gesto grafico.
E’ importante che gli esercizi psicomotori proposti non siano subito specifici, ma privilegino l’attività spontanea, per procedere successivamente a interventi funzionali all’atto grafico.